Arriva il primo caso di co-infezione Delta Omicron

Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron.

Ricci precisa inoltre che la co presenza delle due varianti e quindi di co-infezione alla Delta e alla Omicron, non deve spaventare

I campioni sono rispettivamente appartenenti a un paziente residente in provincia di Padova e uno in provincia di Trento.

Nei testi di due persone si registra la presenza di tutte e due le varianti. (Livesicilia.it)

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È questo il sospetto che con sempre con più insistenza circola nella comunità scientifica. Le obiezioni cipriote però non convincono i ricercatori: "Se andassimo ad analizzare tutti i genomi potremmo trovare migliaia di casi apparentemente ibridi. (Tiscali.it)

Deltacron era il nome dato ad una ipotetica nuova variante del coronavirus SARS-CoV-2, rilevata appunto a Cipro e che avrebbe avuto un background genetico simile alla variante Delta, così come alcune delle mutazioni di Omicron (da cui il nome Deltacron). (MeteoWeb)

Inoltre, il doppio contagio non deve spaventare: "L'infezione non risulta essere più grave di quello che farebbe singolarmente ogni variante" dice la dottoressa Ricci La situazione però, secondo la dottoressa, non è dovuta alla presenza di una nuova variante, ma semplicemente alla presenza contemporanea si di Delta che di Omicron. (TrentoToday)

Periodicamente viene redatto un report e gli ultimi risultati mostrano la presenza della variante Omicron nel 66% dei 316 campioni processati. Al 20 dicembre scorso la prevalenza di Omicron in Veneto si fermava appena all'8,2%, si sta diffondendo molto rapidamente (ilmessaggero.it)

La situazione non sarebbe però preoccupante perché la co-esistenza di Delta e Omicron, non risulterebbe essere più pericolosa delle varianti prese singolarmente Sono stati individuati per la prima volta in Veneto due casi di soggetti contagiati sia dalla variante Omicron che Delta. (la VOCE del TRENTINO)

Periodicamente viene redatto un report e gli ultimi risultati mostrano la presenza della variante Omicron nel 66% dei 316 campioni processati. Tra questi, sono stati identificati due casi di co-infezione da varianti Delta e Omicron. (ilgazzettino.it)