Morto Lawrence Ferlinghetti, scompare a 101 anni il poeta della Beat generation

Insieme al figlio di Ferlinghetti, Lorenzo, Mauro è rimasto vicino a lui fino all’ultimo: «È il mio folletto», diceva il poeta di lui

Pubblicare negli anni Cinquanta L’Urlo, la ballata psichedelica di Ginsberg, piena di frasi e situazioni oscene, significa sfidare la censura: Lawrence la spunta e quell’opera diventerà il manifesto della Beat Generation.

Gli chiedemmo del suo rapporto con l’aldilà quando lo intervistammo due anni fa, mentre spegneva cento candeline. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

cronaca. A San Francisco aveva aperto la sua libreria con cui aveva iniziato a pubblicare le sue poesie e dei suoi amici che erano Ginsberg, Kerouac, Burroughs, Corso. (TG La7)

Era l’atteso ritorno di Ferlinghetti a Salerno. «Ricordo l’incontro tra Ferlinghetti e Ugo Marano - racconta Iagulli - Stavamo raggiungendo a piedi un ristorante dietro il Duomo di Salerno quando ci fermammo nel vecchio laboratorio dell’artista (la Città di Salerno)

In ospedale ero a pezzi e scrissi come sempre a Giada, ringraziandola di tutto e dicendole di salutarmi tanto Lawrence Omar Pedrini, cresciuto immerso nell’immaginario della Beat Generation, da avido lettore delle opere di Lawrence Ferlinghetti si era trasformato in caro amico dell’autore di A Coney Island of the Mind. (Rolling Stone Italia)

Ferlinghetti era arrivato in Trentino grazie a Laura Zanetti, originaria di Telve Valsugana, ma trasferitasi a Verona. Walter Pescara, che curò alcune mostre a Brescia, lo ha accompagnato nel viaggio e ha descritto tutto nel libro «Lawrence Ferlinghetti italian tour 2005» (l'Adige)

/// G. P. Laffranchi pag.33. Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola (Brescia Oggi)

Il clamore rende famoso Ferlinghetti e fa di lui e Ginsberg i padri della beat generation, artisti in rivolta contro il conformismo della Guerra Fredda. La letteratura, la cultura, i libri, i versi, non sono fiocchi snob da intellettuali alla moda, sono la mano tesa all’umanità. (La Stampa)