Scuole Piemonte a distanza dalla seconda media, 311mila studenti rientrano. Ancora manifestazioni contro Dad

L’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino, afferma che “una generazione è stata indebitata a colpi di decreto, ed è l’ora di un cambio di passo del Governo per tornare a una normalità a tempo indeterminato”.

L’Usr per il Piemonte ha pubblicato le disposizioni per le scuole dal 7 aprile

Quasi 311 mila bambini e ragazzi domani rientrano in presenza fino alla prima media.

Ancora manifestazioni contro Dad Di. (Orizzonte Scuola)

Se ne è parlato anche su altre testate

Seconda e terza secondaria di primo grado e superiori continuano a fare lezione da casa Stamattina 5,6 milioni di bambini e ragazzi su 8,5 milioni tornano in aula. (Il Fatto Quotidiano)

È quindi un giorno di festa oggi, prima di tutto per gli studenti, ma anche per gli insegnanti e i genitori. La didattica a distanza regge, ma per un tempo limitato. (il Resto del Carlino)

C’è, anche, da dire che con il nuovo decreto i margini di manovra per sindaci e presidenti di Regione sono cambiati; la derogabilità della disposizione sulla didattica in presenza fino alla prima media è prevista solo in date circostanze; cioè queste: “solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. (CatanzaroInforma)

Archiviate le festività di Pasqua, infatti, l’Italia torna bicolore con le Regioni che si collocano nuovamente o in zona rossa o arancione a seconda dei dati e delle indicazioni della cabina di regia sul Covid Come previsto dal decreto legge del primo aprile, domani ripartirà la didattica in presenza per gli alunni delle scuole d’infanzia, delle scuole primarie e per le prime classi delle scuole secondarie di primo grado, le “vecchie” scuole medie. (La Gazzetta di Reggio)

Situazione diversa per i 17 comuni in zona rossa: lì le attività didattiche saranno in presenza solo fino alle classi di prima media. Porte aperte, invece, già da oggi agli studenti delle scuole dell’infanzia, della primaria degli studenti del primo anno delle scuole medie (AbruzzoLive)

Le problematiche aperte dalla Dad potrebbero sembrare superficialmente qualcosa che ha poca rilevanza per il futuro degli studenti, ma, ad un’analisi più accurata, ciò si rivela falso. Quel che si prospetta è quindi un futuro incerto per un’intera generazioni di giovani, che usciranno dalla pandemia con le possibilità dimezzate e con competenze ridotte (ArezzoNotizie)