Stop superbonus? 33 mila aziende e 150 mila posti di lavoro a rischio. Non basta la crisi, Draghi ci mette del suo

La consistenza dei crediti bloccati (circa il 15% del totale) sta mettendo in crisi migliaia di imprese.

Infatti, oltre 60mila le imprese artigiane si trovano con cassetto fiscale pieno di crediti ma senza liquidità e con impatti gravissimi.

contingentare i crediti e i lavori relativi, in più anni, evitando così picchi dei prezzi e favorendo la programmazione aziendale

Il Superbonus, o meglio il continuo apri e chiudi del bonus, rischia di essere la pietra tombale per migliaia di aziende artigiane e decine di migliaia di posti di lavori. (Scenari Economici)

La notizia riportata su altri media

La Cna stima infatti che i crediti fiscali delle imprese che hanno riconosciuto lo sconto in fattura e non monetizzati attraverso una cessione ammontano a quasi 2,6 miliardi di euro. Per la cessione dei crediti, le imprese della filiera si sono rivolte principalmente alle banche (63,7%), a seguire Poste (22,6%), poi società di intermediazione finanziaria (5,1%) (Reggionline)

Oltre 33 mila imprese artigiane a rischio fallimento con perdita di 150 mila posti di lavoro nelle costruzioni, a causa del blocco della cessione dei crediti legati al Superbonus 100% e agli altri bonus edilizi. (IlPescara)

Sergio Vincioni e Diego Baiocco, presidenti rispettivamente di Confapi Aniem Terni e Confapi Aniem Perugia, lanciano l’ennesimo grido di allarme che arriva dal settore delle costruzioni, in particolare riguardo la cessione del credito legata agli interventi del Superbonus 110%. (umbriaON)

Si troverebbero in questa situazione almeno 60mila imprese artigiane con crediti bloccati per circa 2,6 miliardi di euro. Serve un intervento straordinario da parte dello Stato per scongiurare una crisi economica e sociale», aggiunge la Cna (Liberoquotidiano.it)

Il responsabile di CNA Costruzioni Abruzzo, Silvio Calice, si appella alle istituzioni. Il quadro molto preoccupante deve sollecitare un intervento straordinario da parte dello Stato per scongiurare una gravissima crisi economica e sociale (Rete8)

Per la cessione dei crediti, le imprese della filiera si sono rivolte principalmente alle banche (63,7%), a seguire Poste (22,6%), poi società di intermediazione finanziaria (5,1%) Alla crescita del fatturato l’incidenza tende a scendere pur restando rilevante: un’impresa con 750mila euro di ricavi sconta 200mila euro di crediti bloccati. (La Voce Apuana)