Il Veneto tenta “la furbata” e inventa il Prosecco Rosé, così alcune cantine proveranno a reinventarsi dopo il lockdown

Il Trento DOC aveva appena chiuso un 2019 in gran spolvero.

Per una competizione commerciale che sarà giocata sui numeri piuttosto che sulla qualità e il fascino, prerogative – bisogna dirlo – proprie di spumanti classici come il Trento DOC.

Il Veneto tenta “la furbata” e inventa il Prosecco Rosé, così alcune cantine proveranno a reinventarsi dopo il lockdown. Il vino non trasmette assolutamente il virus, ma il covid-19 sta drasticamente minando il consumo di bevande alcoliche. (il Dolomiti)

La notizia riportata su altre testate

Il nome deciso dal Consorzio di tutela del Prosecco Doc per il nuovo vino è "Prosecco spumante rosé millesimato" e si prevede che potrà contenere dal 10% al 15% di Pinot Nero vinificato in rosso. Il Consorzio di tutela aveva deciso la modifica del discilinare lo scorso anno. (Federvini)

Tempi così rapidi confermano la bontà dell’intuizione dei nostri viticoltori e del gioco di squadra portato avanti tutti i livelli. (LEGGI). “L’assemblea dei produttori ha varato la delibera di proposta esattamente un anno fa – aggiunge il Governatore -. (Agricultura.it)

“A tutti coloro i quali hanno contributo all’ottenimento di questo importante risultato – ha commentato il Presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, Stefano Zanette – va il nostro ringraziamento che, in considerazione del momento che stiamo vivendo, è particolarmente sentito”. (Il Nuovo Terraglio)

Ogni vino, grazie anche alle sue componenti, ha le sue peculiarità ma durante la quarantena la preferenza è andata ovviamente ai prodotti tricolore, apprezzati in tutto il mondo. Dalla ricerca è emerso che tra i più scelti ci sono indubbiamennte il Prosecco e il Soave. (Verona Settegiorni)

Ora si attende la pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, e l’entrata in vigore del successivo Decreto Ministeriale, che ufficializzerà la modifica a livello nazionale avviando l’iter comunitario che culminerà con la definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. (TrevisoToday)

“Non bastano le fake news fino ad ora circolate – continua Polegato – pure le assurdità come questa che non hanno nessun fondamento neppure quello di essere un’ipotesi tecnicamente realizzabile”. Un insulto al territorio e ai viticoltori”. (askanews)