Libia, Haftar lascia Mosca senza firmare il cessate il fuoco. Erdogan: “Vuole continuare la guerra e…

Se la Turchia non fosse intervenuta – ha continuato parlando ai deputati del suo Akp – avrebbe preso il pieno controllo della Libia“.

La Turchia non può fare da mediatore nel processo di pace in Libia perché non è un attore neutrale.

In più, veicoli militari e cannoni degli Emirati Arabi Uniti sono arrivati nel quartier generale di Haftar per un possibile nuovo assalto alla capitale.

Intanto la Conferenza di Berlino – che vuole riunire intorno a un tavolo i paesi che gravitano intorno al conflitto – è confermata per il 19 gennaio. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A Mosca il premier del GNA firma, ma chiede che l’LNA si ritiri sulle posizioni prima del 4 aprile 2019. E’ un messaggio molto chiaro per Sarraj e Haftar sul fatto che non devono “dimenticare” i loro alleati. (Difesa e Sicurezza)

L’accordo era stato sottoscritto lunedì dal Governo di accordo nazionale guidato da Fayez al-Serraj e ora la mancata convalidazione rischia di far riprendere gli scontri a sud della capitale Tripoli. Il Generale Haftar avrebbe lasciato il negoziato perché la bozza di documento, a suo dire, ignora molte delle richieste dell’esercito libico. (ZON.it)

Il tutto in prospettiva della conferenza di Berlino, prevista per il 19 gennaio, in cui si vuole aprir la via ad una soluzione politica dell'attuale crisi libica. Deve prevalere la via diplomatica». (Fai Informazione)

Intanto, secondo l'emittente televisiva degli Emirati Arabi Uniti Al Arabiya sarebbero già ripresi i combattimenti a sud di Tripoli. Ripresi gli scontri a sud di Tripoli. Niente accordo a Mosca sulla pace in Libia (LaPresse)

“Se Haftar continua così il vertice in Germania sarà inutile”, ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Questo mostra la sua vera faccia”, ha tuonato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (LumsaNews)

Questi infatti, in conferenza stampa, aveva espresso la sua fiducia circa la possibilità di addivenire ad un accordo tra le parti. A tale scopo sono stati convocati a Mosca sia Fayez al Serraj, primo ministro libico, e il maresciallo Khalifa Haftar. (BeFan)