Salvini risponde ai dissidenti: nel 2012 rischiavamo la fine

Varese, 14 apr. – Ringrazia Umberto Bossi, che “ha iniziato tutto” e quindi “lui può dire tutto”. Ma ringrazia anche Roberto Maroni, che ha preso la Lega “nel momento più difficile, quando rischiavamo davvero la fine”. Ed è in questa frase la risposta di Matteo Salvini alla fronda che ieri a Gemonio si è radunata intorno al fondatore, e alle critiche severe rivoltegli dal Senatur. Sul palco di Varese, sotto le finestre della sezione storica del Carroccio, inaugurata nel 1987, al fianco del segretario c’è tutto lo stato maggiore della Lega: i capigruppo Romeo e Molinari, i 5 ministri. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre fonti

È una singolare coincidenza temporale che i droni e missili iraniani su Israele in risposta all’attacco alla sede diplomatica a Damasco si affianchino alle parole di Bossi, che muove contro Salvini e rilancia Autonomia e questione settentrionale. (La Repubblica)

«Bossi non ha insultato nessuno, ci vuole rispetto». «È una trappola - dice - ma ormai il ministro Salvini, nato a Milano, pensa solo al Ponte sullo Stretto…» Il rapporto tra Bossi e Salvini è ormai deteriorato, e quest’ultimo ha rispedito al mittente gli “insulti” delle ultime ore, pur riconoscendo al primo la paternità del progetto Lega. (Il Dubbio)

Il segretario della Lega, Salvini, ha detto: “Senza Bossi e senza Maroni non saremmo qua, poi certo nei miei trent’anni nella storia non sono mai mancate le telefonate. (TGR Lombardia)

Anni Lega, i militanti vanno a trovare Bossi a Gemonio e lui li fa entrare in casa. Castelli: "Salvini non è il benvenuto" (La Stampa)

Anche i leghisti nel loro piccolo s'arrabbiano (con Salvini) I primi quarant’anni della Lega, la Lega che fu di Umberto Bossi e oggi è di Matteo Salvini, coincidono con l’apice della crisi della sua leadership. (LA NAZIONE)

In questi giorni si festeggiano i quarant’anni della forza politica oggi più longeva in Parlamento: la Lega. È il segno di una presa di distanza da Salvini. (Nicola Porro)