"Seggio blindato a te e altri due". Svelato il segreto: la furia di Di Maio s'abbatte su Letta

Quel «patto» tra Di Maio e Letta includeva il diritto di tribuna nelle liste dem anche per altri due fedelissimi: Vincenzo Spadafora e Laura Castelli.

A raccontare al Giornale il retroscena è un fedelissimo del ministro degli Esteri che ripercorre le ore concitate della giornata di martedì.

Di Maio e Letta si sono rivisti ieri per trovare un punto di caduta

Con buona pace dei 50 parlamentari che un mese fa hanno mollato il M5S per seguire il ministro degli Esteri nella scissione. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre fonti

Letta non vorrebbe andare oltre i soli nomi del ministro degli Esteri e di Tabacci, Impegno civico vorrebbe almeno due o tre seggi in più È per questo che fonti vicine al ministro degli Esteri non escludono affatto che alla fine Di Maio decida di scartare e di tentare l’impresa impossibile in solitaria. (L'HuffPost)

Come stanno le cose con Speranza e Renzi. Non c'è invece alcun diritto di tribuna per Articolo Uno. Letta rischia di concedere troppo. Con le elezioni politiche a questa tornata cambierà profondamente il significato del "diritto di tribuna" (Today.it)

A mio avviso la coalizione deve essere la più ampia possibile per essere competitiva e fermare gli estremismi. Fatto sta, come rivela “Il Giornale”, il Ministro degli Esteri aveva già accettato l’offerta di Enrico Letta per la candidatura da esterno nella lista del Pd, mandando all’aria Impegno Civico. (StrettoWeb)

Roma, 3 agosto 2022 - Ieri, nel Transatlantico di Montecitorio, le facce dei deputati del partito di Luigi Di Maio, Impegno Civico (già Insieme per il Futuro), erano pessime. Ieri sera, alla Farnesina, è corso Enrico Letta per cercare di ricucire, recuperare, far sbollire l’ira funesta che non è solo sua, ma pure di Bruno Tabacci (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Quel «patto» tra Di Maio e Letta – scrive il quotidiano – includeva il diritto di tribuna nelle liste dem anche per altri due fedelissimi: Vincenzo Spadafora e Laura Castelli. Nessun diritto di tribuna per il giornalista, che viene segnalato tra i più agguerriti contro il ministro degli Esteri nelle ultime ore” (Secolo d'Italia)

Luigi Di Maio il neocentrista, Di Maio l'atlantista, il draghiano, la spina di Conte, il bau bau di Di Battista, "Giggino 'a cartelletta" per Beppe Grillo, il fondatore di Insieme per il futuro, in quanto partito, e il front runner di Impegno civico, in quanto lista elettorale, ma soprattutto: Di Maio l'ubiquo (la Repubblica)