Addio a Epifani. La Cgil, poi la politica: una vita per il lavoro

Fino alla fine della sua vita dalla stessa parte, Guglielmo Epifani, nato a Roma nel 1950 da genitori campani e morto ieri nella sua città per l’improvviso peggioramento di disturbi cardio-respiratori di cui soffriva da tempo.

Elegante «per quello che era», come l’ha ricordato l’amico Bersani, colto, mai in cerca della ribalta, quasi un alieno nella politica dei tweet, serissimo e determinato, è stato il primo in tante cose: primo segretario non comunista della Cgil quando nel 2002 da socialista fu

Il 27 maggio era stato in piazza a Roma con i lavoratori in lotta dello stabilimento Whirpool di Napoli (Il Manifesto)

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Nel corso del suo mandato di segretario generale della Cgil, Epifani è stato a Grosseto due volte: nel 2004 e nel 2006, in occasione dell’inaugurazione della nuova Camera del Lavoro, in via Repubblica Dominicana. (IlGiunco.net)

Una perdita dolorosa per chi come me ha vissuto una vita in Cgil. Così l'ex segretario di Rifondazione comunista rende omaggio all'amico e collega. (LaPresse)

Ma prima di tutto Epifani è stato nella Tuscia per restare al fianco dei lavoratrici e dei lavoratori. APPROFONDIMENTI IL RICORDO Viterbo, le visite di Epifani alla Cgil. «È stato visitatore entusiasta di fronte alla bellezza di “San Pellegrino in Fiore”. (ilmessaggero.it)

“Una scelta obbligata”, come lo stesso Epifani spiegò in un’intervista a Prima: “Lo sbocco naturale dell’operazione iniziata nel 1981 quando unimmo i poligrafici ai lavoratori dello spettacolo. Dalla Filpc nasce, infatti, la Filis, Federazione dei lavoratori dell’informazione e dello spettacolo, base per il sindacato della comunicazione. (Primaonline)

Aveva 71 anni e pativa le conseguenze di una embolia polmonare l’ex leader Cgil che il sindacato aveva prestato alla politica. Il leader di Italia Viva è atterrito, alla notizia: «Con la morte di Guglielmo Epifani il sindacato e la politica italiana perdono un signore (Il Riformista)

Lo ricordo con affetto la sua scomparsa è una perdita dolorosa per tutta la comunità”.Così Roberto Gualtieri a margine della cerimonia laica in ricordo di Guglielmo Epifani, presso la Casa del Cinema di Roma (LaPresse)