L'orrore nella villetta di Altavilla, un santone dietro il massacro: sotto esame i tabulati telefonici

Ci sarebbe stato una sorta di santone, un suggeritore finora rimasto nell’ombra che potrebbe avere svolto un ruolo a distanza sia nella fase della preparazione del massacro ma anche durante i momenti più cruenti del macabro rito al culmine del quale sono stati uccisi Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni. Gli investigatori stanno cercando di capire chi è: Giovanni Barreca, sia pure tra tante farneticazioni, ha rivelato che Sabrina Fina e Massimo Carandente si scambiavano messaggi al telefonino con qualcuno all’esterno mentre i due avrebbero fatto un nome al loro avvocato Salvatore Cusumano durante l’ultimo colloquio in carcere. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altri media

La giovane è accusata di omicidio plurimo e occultamento di cadavere. – foto | video Video in Evidenza X Strage a Palermo, il racconto delle parenti delle vittime Strage a Palermo, il racconto delle parenti delle vittime Chi sono Sabrina Fina e Massimo Carandente, i “Fratelli di Dio” complici di Giovanni Barreca – guarda LA CONFESSIONE - La giovane ha parlato con i pm all’interno dell’Istituto di detenzione minorile Malaspina di Palermo. (OGGI)

Non solo avrebbe confermato di avere partecipato alla strage familiare nella villetta dell'orrore di Altavilla Milicia nel palermitano, ma la ragazza 17enne scampata a febbraio al massacro della sua famiglia, durante l'interrogatoro di oggi, come apprende l'Adnkronos, avrebbe aggiunto anche ulteriori particolari, dando nuovi contributi all'inchiesta. (Adnkronos)

Un lungo confronto quello tra la ragazza di 17 anni detenuta nella sezione femminile dell’istituto penale per i minorenni di Roma e la procuratrice di Palermo. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Un lungo confronto quello tra la ragazza di 17 anni detenuta nella sezione femminile dell’istituto penale per i minorenni di Roma e la procuratrice di Palermo. La figlia 17enne di Giovanni Barreca, nel corso di un interrogatorio durato sei ore, non ha sconfessato quanto raccontato la prima volta alla procuratrice per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna e anzi sembra aver fornito ulteriori dettagli. (Quotidiano di Sicilia)

"Si faceva incatenare prima di dormire". (Fanpage.it)

«Non ci sono accenni di ravvedimento nella ragazza, è perfettamente consapevole di quanto è accaduto e non ha sconfessato quanto detto nel primo interrogatorio». Questo è l’unico commento della procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna che ieri per oltre sei ore ha interrogato la figlia primogenita di Giovanni Barreca nella sezione femminile dell’istituto penale per i minorenni di Roma. (La Repubblica)