Crisi Whirlpool, i lavoratori bloccano i binari dell’Alta Velocità a Napoli, poi li liberano

Circa 200 lavoratori della Whirlpool hanno bloccato i binari dei treni ad Alta Velocità alla Stazione centrale di Napoli.

Dopo circa un’ora i lavoratori hanno liberato i binari e si sono spostati all’interno della stazione dove hanno continuato la protesta .

«Ci possiamo solo scusare per i disagi ma per le lavoratrici e i lavoratori della Whirlpool Napoli non si può accettare l’arroganza della multinazionale di ricorrere ai licenziamenti collettivi dopo due anni di lotta. (Corriere TV)

Su altre fonti

La verità – concludono i sindacati – è che molte aziende, non solo Whirlpool, stavano solo aspettando lo sblocco dei licenziamenti, ma è assurdo che queste aziende prima prendano i soldi dei contribuenti e poi vadano ad investire all’estero” Tornano a protestare gli operai della Whirlpool di Napoli che questa mattina hanno occupato i binari dell’alta velocità nella stazione centrale del capoluogo campano obbligando Trenitalia a sospendere arrivi e partenze. (Il Fatto Quotidiano)

Chiedono, inoltre, il ricorso alla cassa integrazione per ulteriori 13 settimane, un tempo da utiluzzare per un piano di ricollocazione. Al rientro in stazione solidarietà e applausi dai viaggiatori. Un blitz in piena regola per occupare i binari della stazione centrale di Piazza Garibaldi. (NapoliToday)

Blitz di 150 lavoratori della Whirlpool nella stazione Centrale di Napoli per protestare contro i licenziamenti della multinazionale. Whirlpool, un dramma collettivo di Lorenzo Marone 19 Luglio 2021 di Lorenzo Marone. (La Repubblica)

Gli operai proseguono nella loro protesta dopo l'avvio della procedura di licenziamento da parte della multinazionale americana. Pochi giorni fa, il 15, avevano bloccato il l'aeroporto di Capodichino (NapoliToday)

Ad animare l'azione circa 150 persone, che hanno occupato gli ultimi binari. I lavoratori chiedono un intervento da parte dello Stato, così come gli è stato promesso. (Corriere TV)

Draghi ha parlato di sgarbo, ma è parola assai leggera per l’occasione, ci sarebbe invece da parlare di disastro. I licenziamenti a Napoli, nel meridione d’Italia, non sono uno sgarbo, sono un fallimento politico, e un dramma sociale (La Repubblica)