Cda Rai, l’ira di Giorgia Meloni: scelta scandalosa e senza precedenti

A gongolare però oggi è soprattutto Forza Italia che ha fatto «filotto» nell’area della comunicazione tra il sottosegretario all’editoria, la presidenza della Vigilanza e ora il posto nel cda Rai per Simona Agnes.

di Antonella Baccaro. Protesta per l’estromissione dal cda, Ma l’asse Forza Italia-Carroccio non si ferma e punta alla presidenza. Non è ancora finita.

Ma è davvero pensabile che Salvini e Berlusconi si mettano di traverso a Draghi sulla Rai?

Ha un bell’appellarsi la leader Giorgia Meloni al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del quale dice «mi spiace che non sia intervenuto» su «una decisione scandalosa», «una violazione senza precedenti delle più banali norme del pluralismo». (Corriere della Sera)

Su altre testate

Il candidato al comune di Roma: "Finalmente si può voltare pagina". (LaPresse) “Sento un crescente entusiasmo e fiducia da parte dei romani e finalmente si può voltare pagina a Roma, rilanciare la Capitale, farla funzionare, renderla una città più verde, più inclusiva, più innovativa, che crea lavora e che guida una stagione di rilancio del Paese”. (LaPresse)

L’assenza di Giorgia Meloni ha dato luogo anche a un «incidente diplomatico» tra il senatore di FdI Ignazio La Russa e la collega di Forza Italia Licia Ronzulli. «C’erano quattro di Forza Italia in prima fila, questa mania di esibirsi non ci piace» ha detto La Russa al termine ai giornalisti (Corriere della Sera)

Bene però anche il consenso personale di Giorgia Meloni che è al secondo posto nella graduatoria Monitor Italia sull’apprezzamento dei leader. Leader, nessuno come Super Mario. Il borsino dei leader. Sul fronte dei leader Mario Draghi è saldamente il personaggio politico più apprezzato dagli italiani. (AlessioPorcu.it)

«Il centrodestra è unito - ha garantito Salvini - A Milano, a Roma, Napoli, Torino, Bologna, Trieste. Una sedia vuota a Milano, per un posto che manca in Rai. (il Giornale)

L’esclusione di Rossi ha provocato le proteste di Giorgia Meloni e la promessa di Guido Crosetto, suo fedele e ascoltato consigliere: «In politica gli schiaffi si restituiscono». Si tratta solo di cercare di prevedere su quale campo di gioco avverrà questa ennesima puntata della «conflittualità seriale» tra la leader della destra e Matteo Salvini. (L'Eco di Bergamo)

Il primo, plateale e simbolico: alla presentazione del candidato sindaco di Milano, Luca Bernardo, la leader di Fratelli d'Italia non c'era. Matteo Salvini, Silvio Berlusconi (via telefono), Antonio Tajani, Maurizio Lupi, loro sì, in prima fila (La Repubblica)