Tragedia a quota 3.700, travolto da una valanga davanti agli occhi del fratello rimane sepolto dalla neve: morto un 26enne

Tragedia a quota 3.700, travolto da una valanga davanti agli occhi del fratello rimane sepolto dalla neve: morto un 26enne Il medico d'urgenza, giunto sul posto dopo l'allarme lanciato dal fratello della vittima, non ha potuto che constatare il decesso del giovane Foto archivio VALFURVA. È stato travolto da una valanga nel territorio comunale di Valfurva, rimanendo sepolto sotto un metro e mezzo di neve, incidente che gli è risultato, purtroppo, fatale. (il Dolomiti)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ha scavato con la pala, e poi con le mani nude e la forza della disperazione, insieme agli altri due amici che erano con lui, senza mai fermarsi fino all’arrivo dei soccorsi. Grazie al segnale Artva è riuscito a individuare il punto in cui Matteo era rimasto sepolto: un metro e mezzo sotto la neve. (Corriere Milano)

Matteo invece è stato travolto dalla una valanga attorno alle 14.50 di giovedì 25 aprile. Un ragazzo di 26 anni, studente del Politecnico, ha trovato la morte sulla cresta dove sorge il bivacco Giancarlo Colombo sul Col de la Mare. (IL GIORNO)

Un uomo è morto dopo essere stato travolto da una valanga questo pomeriggio a Valfurva, tra il bivacco Colombo e la cima del Cevedale, a circa 3700 metri di quota. L'allarme è scattato poco prima delle 15:00. (Intorno Tirano)

Un escursionista è morto per una valanga a Valfurva, tra il bivacco Colombo e la cima del Cevedale, a circa 3700 metri di quota. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Ad assistere impotente alla tragedia il fratello e altri sette escursionisti di un'unica comitiva che, nella discesa a valle, si è divisa in due gruppi. Secondo i primi accertamenti sulla dinamica degli esperti del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Bormio, intervenuti ad oltre 3000 metri di quota, sarebbe stato lui stesso a causare la valanga che lo ha travolto e ucciso. (TGR Lombardia)

L’incidente è avvenuto tra il bivacco Colombo e la cima del Cevedale, a circa 3.700 metri di quota. In Valle d’Aosta, invece, sempre il 25 aprile, un alpinista francese di 47 anni è morto scivolando in un ripido canale nel massiccio del Gran Paradiso. (Il Fatto Quotidiano)