L'appello del farmacista: "Troppi clienti vengono per acquisti non urgenti: adesso basta"

“Molti clienti anziani vengono tutti i giorni per chiederle e anche questo non va bene” ha sottolineato Vola.

Non va bene perché c’è troppa gente che viene in farmacia per delle cose che non sono assolutamente fondamentali.

Non è possibile vedere arrivare tutta questa gente per fare delle richieste non stupide, ma non urgenti”.

Il dottor Vola ha concluso il video in maniera inequivocabile: “Iniziamo a fare la conta dei nostri pazienti, amici, clienti ricoverati e positivi, in difficoltà, malati. (La Nuova Provincia - Asti)

La notizia riportata su altri media

Tutelate la nostra salute, la salute delle nostre famiglie, la salute degli stessi clienti che potrebbero contagiarsi se uno solo di noi fosse positivo. I farmacisti collaboratori costituiscono, attualmente, i 2/3 della categoria professionale. (anteprima24.it)

È una routine forzata e dignitosa quella a cui si sono obbligati i clienti della farmacia di Nino Annetta a Villa Gordiani, nel quartiere Prenestino a Roma. «A volte i pazienti vengono qui agitatissimi, irriconoscibili per noi che li conosciamo da tanti anni, articolano male le parole e sono in preda a stati di ansia, fanno domande in continuazione. (Il Messaggero)

Siamo già con gli organici ridotti al minimo, molti collaboratori e gli stessi farmacisti sono a casa ammalati, non abbiamo personale da dedicare a questa operatività». Un tempo neanche troppo lontano ogni farmacia aveva in dotazione almeno una decina di bombole, poi una disposizione di legge ha modificato tutto. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Si tratta di Raffaele Corbellini, farmacista titolare di farmacia in Lodi. Un secondo farmacista, oltre ad un numero non meglio precisato di altri operatori passati a miglior vita nei giorni scorsi, è rimasto vittima del coronavirus. (http://farmaciavirtuale.it/)

(ITALPRESS) - La Federazione degli Ordini dei Farmacisti ha nuovamente presentato la richiesta di dotare al piu' presto di protezioni individuali i farmacisti, rivolgendosi al Presidente del Consiglio, al ministro della Salute, al capo del Dipartimento della Protezione civile e al Commissario Straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri. (Tiscali.it)

“Purtroppo – coninua Brescia – in occasione di questa epidemia da Covid19, diffusasi in maniera così rapida e generalizzata, le Farmacie hanno avuto enormi problemi nell’approvvigionarsi dei dispositivi di protezione individuale. (La ringhiera)