Comune, gli hacker colpiscono ancora: resi pubblici numeri di telefono e notifiche giudiziarie

E ancora sono diventate pubbliche le relazioni su riscossioni di imposte e tasse, lavorazioni degli stipendi, accrediti al servizio di tesoreria del Comune di multe pagate dai cittadini con nomi e cognomi, ingiunzioni di pagamento, schede di valutazione ed elenchi del personale con tanto di numeri di telefono, ma anche lettere private.

Dal punto di vista operativo, a 17 giorni dall'attacco hacker, continua a essere azzoppato anche il sito del Comune, dove non si possono prenotare servizi online di alcun tipo, mentre le telecamere della Ztl sono ancora "in test" per l'impossibilità di pagare e registrare i pass giornalieri

Un'altra fuga di dati sensibili del Comune di Palermo (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Per i furbetti della Ztl è finita la pacchia: è proprio il caso di dirlo. La notturna del sabato, invece, inizierà alle 20:00 per terminare alle ore 6:00 della domenica (Balarm.it)

Oltre alla Ztl ancora bloccata, con le telecamere fuori uso, ci sono gravi problemi per i morti: il blocco ai server dell’amministrazione comunale non consente di poter spostare le salme - che restano a casa e in ospedale - ai cimiteri cittadini. (Giornale di Sicilia)

I pannelli elettronici che si trovano ad ogni varco presenteranno l’indicazione di varco attivo e le telecamere saranno pienamente in grado di leggere le targhe dei veicoli e di consultare le liste degli ammessi al transito. (Livesicilia.it)

Dopo l'attacco hacker che ha colpito la rete informatica del Comune e dopo aver testato la sicurezza e funzionalità del sistema - da domani, giovedì 23 giugno, sarà riattivato il sistema di telecamere e varchi della Ztl che torna così alla piena funzionalità. (PalermoToday)

A confermarlo la polizia municipale di Palermo. Infatti prima era stato comunicato che già domani, quindi mercoledì 23 giugno, gli occhi elettronici sarebbero tornati in funzione. (BlogSicilia.it)

Saranno le indagini a stabilirlo e, di conseguenza, si potrà procedere a eventuali sanzioni da parte del Garante della privacy. Questa situazione certamente preoccupa soprattutto per il livello di sensibilità di alcuni dati che potrebbero essere utilizzati anche per future truffe digitali. (PalermoToday)