Terremoto in Turchia: foto e video della distruzione, centinaia di morti
Distruzione e morte. Un potente terremoto, di magnitudo 7.9, ha colpito nella notte tra domenica e lunedì (alle 2.17 italiane) la Turchia meridionale e la Siria settentrionale. Interi edifici si sono sbriciolati nell'arco di secondi. Dove prima c'erano strade, case, vite non restano che macerie. Attualmente il bilancio è di oltre 800 morti e centinaia di feriti, ma i numeri non fanno che aumentare. (Today.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Washington (Usa), 7 feb. Biden “ha espresso le condoglianze a nome del popolo americano a coloro che sono rimasti feriti o hanno perso i propri cari nei terremoti”, aggiungendo “che le squadre statunitensi si stanno schierando rapidamente per supportare gli sforzi di ricerca e soccorso turchi e coordinare altra assistenza che potrebbe essere richiesta dalle persone colpite dai terremoti, inclusi servizi sanitari o generi di prima necessità” (LaPresse)
Il castello di Gaziantep è stato ora distrutto dal forte terremoto che lunedì 6 febbraio ha colpito il sud est della Turchia e il nord della Siria. sulla base di un preesistente forte dell’impero ittita, non ha resistito alla violenta scossa di magnitudo 7.9 che ha provocato il crollo di numerosi edifici e centinaia di vittime. (Virgilio Notizie)
Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamità, auspichiamo che la macchina della solidarietà internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzione”. (LaPresse) – “A nome della Chiesa che è in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. (LaPresse)
Quelli che erano registrati con l’app dell’Unità di crisi sono stati chiamati personalmente tutti e abbiamo riscontri positivi. Nella zona più ampia c’erano 168 italiani e per quanto ci risulta, attraverso tutti gli incroci fatti con l’ambasciata d’Italia attraverso i nostri consoli, pare che siano tutti quanti in salvo. (LaPresse)
“Siamo pronti a fornire l’assistenza necessaria dopo il terremoto”: le parole di cordoglio inviate a Recep Tayyip Erdogan e al suo popolo da Vladimir Putin e da Volodymyr Zelensky si sovrappongono. (Il Fatto Quotidiano)
Stando alla United States Geological Survey (USGS), esiste una probabilità del 47 per cento che le vittime siano tra le mille e le diecimila e una probabilità del 20 che il bilancio finale dei deceduti sia fra le diecimila e le centomila. (Liberoquotidiano.it)