Sofagate, l’Ue si defila dalla polemica Draghi-Erdoğan: “Non sta a noi giudicare le…

L’Ue si defila dalla polemica Draghi-Erdoğan: “Non sta a noi giudicare le persone”.

Dall’altra, però, l’evidenza del fatto che la Turchia rappresenta un Paese fondamentale per l’Europa, in particolar modo sul dossier migranti.

“No comment” della Germania. L’imbarazzo nei corridoi dell’Unione europea e tra gli Stati membri, in particolare la Germania, è palpabile.

Sofagate, l’Ue si defila dalla polemica Draghi-Erdoğan: “Non sta a noi giudicare le persone”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Per chi non avesse seguito la vicenda, giunti ad Ankara per far ripartire le relazioni tra la Ue e la Turchia, ma anche per esternare la loro preoccupazione per il ritiro del Paese dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne lo scorso 20 marzo, la presidente della Commissione e il presidente del Consiglio europeo si sono trovati di fronte a uno sgarbo protocollare: nella sala del sontuoso palazzo presidenziale c’erano solo due poltrone con le rispettive bandiere alle spalle. (Corriere Fiorentino)

Lo chiede Taher Djafarizad, presidente dell'ong 'Neda Day', organizzazione che si batte per il rispetto delle donne nel mondo islamico e dei diritti umani in Iran, commentando il caso della sedia mancante per la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, durante l'incontro ad Ankara con il leader turco Erdogan e lo stesso Michel. (Il Friuli)

«Non condivido assolutamente le posizioni del presidente Erdogan – ha detto ieri il premier Draghi in conferenza stampa–. La Turchia rimanda all’Unione europea le accuse per quello che è stato battezzato “SofaGate”: nessuna discriminazione di genere contro la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, costretta a sedersi in disparte all’incontro con gli omologhi Recep Tayyip Erdogan e Charles Michel. (Gazzetta di Modena)

«Condanniamo con forza le affermazioni brutte e senza controllo del primo ministro italiano nominato Mario Draghi sul nostro presidente eletto» Recep Tayyip Erdogan. E, contemporaneamente, Ankara ha convocato l'ambasciatore italiano ad Ankara, Massimo Gaiani. (Avvenire)

Le tradizioni e i costumi turchi quindi prevalgono sulle regole del protocollo quindi in poltrona Charles Michel, sullo strapuntino Ursula Von der Leyen. (Avanti!)

Nel frattempo, con visibile imbarazzo, von der Leyen resta in piedi finché due assistenti non la fanno accomodare su un sofà, in disparte rispetto ai due uomini Al presidente del Consiglio europeo sono arrivate, copiose, le richieste di dimissioni. (Open)