Covid, rischio varianti “più pericolose”: l’allarme dell’Oms

Covid, rischio varianti “più pericolose”: la preoccupazione degli esperti Oms. Gli esperti del Comitato di emergenza, convocato per l’ottava volta a Ginevra dall’Organizzazione mondiale della sanità sotto le International Health Regulations (Ihr), hanno avvertito che la pandemia “non è affatto finita.

Nel corso dell’incontro è stato, infatti, affrontato il nocciolo del problema, osservando come “le differenze regionali ed economiche stanno influenzando l’accesso ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica. (QuiFinanza)

Su altri media

Nonostante gli incoraggianti risultati della campagna di vaccinazione pare che la pandemia stia continuando ad imperversare con nuove ondate su tutto il globo. Il mondo potrebbe ritrovarsi di fronte davanti a nuove e sempre più pericolose varianti del coronavirus in tempi molto brevi. (DailyNews 24)

'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) vuole avviare una seconda indagine sulle origini del coronavirus in Cina, inclusi audit dei laboratori di Wuhan, dopo che ieri il direttore generale dell'agenzia, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che c'è stata una «spinta prematura» ad escludere la teoria secondo cui il virus sarebbe uscito da un laboratorio di Wuhan, dove sono state scoperte le prime infezioni umane del virus alla fine del 2019. (Ticinonline)

(askanews) – Escludere l’ipotesi di un potenziale legame fra la pandemia e una fuga da un laboratorio è stata una decisione prematura: lo ha dichiarato il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, chiedendo alla Cina maggiore trasparenza sulle origini del coronavirus. (askanews)

Potrebbe esserci una grande probabilità che si formino varianti più pericolose. Secondo l’oms infatti, l’ipotesi che si diffondano delle varianti più pericolose e contagiose potrebbe non essere così rara, anzi il fatto che la variante Delta si stia diffondendo a macchia d’olio ne è la dimostrazione. (Notizie.it )

Ha spiegato che non era stata ancora presa alcuna decisione sulla somministrazione della terza dose alla popolazione adulta in generale. Pfizer e il suo partner tedesco BioNTech hanno annunciato che ad agosto chiederanno alle autorità sanitarie statunitensi l’autorizzazione per una terza dose (Flamina&dintorni)

Funzionari cinesi hanno definito "assurda" la teoria secondo cui il virus sarebbe uscito da un laboratorio di Wuhan e hanno affermato ripetutamente che "politicizzare" la questione ostacola le indagini. (tvsvizzera.it)