Processo a Trump, la parola a Stormy Daniels

Imprecazioni di Trump, racconti esageratamente dettagliati, stampa in visibilio: ieri ha avuto inizio la testimonianza di Stormy Daniels, la ex pornodiva protagonista del processo penale contro Donald Trump che va avanti dal 15 aprile a New York. Al centro del processo ci sono 130.000 dollari pagati nel 2016 proprio a Stormy Daniels, per non farle rivelare una relazione sessuale avuta con Trump nel 2006 a Lake Tahoe, in Nevada, durante un torneo di golf. (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Al termine della deposizione nell’aula della Criminal Court di Manhattan, gli avvocati del tycoon – guidati da Susan Necheles - hanno chiesto al giudice che «gli sia consentito di rispondere pubblicamente» alla testimonianza della pornost… (La Stampa)

Accusa a cui Daniels ha replicato dicendo che “il sesso nei film è una cosa molto … L’ex pornostar Stormy Daniels è tornata a testimoniare nel processo contro Donald Trump. (Il Fatto Quotidiano)

Per il suo atteggiamento da boss suonato. Per la testimonianza dell’ex pornostar pagata per il suo silenzio prima del voto. (La Stampa)

Stormy – all’anagrafe Stephanie Clifford - accusa il magnate, nuovamente candidato alla Casa Bianca, di averla pagata 130mila dollari nel 2016 per mettere a tacere, a pochi giorni dalle presidenziali, di aver avuto rapporti sessuali con lui. (L'Unione Sarda.it)

Il processo in corso a New York ai danni dell’ex presidente Donald Trump assume dei particolari sempre più “piccanti” e inevitabilmente continua ad influenzare la campagna elettorale verso Usa 2024. Nell’ultima udienza è stata ascoltata la tanto attesa deposizione della pornostar Stormy Daniels, che nel 2016 ha ricevuto un pagamento in nero da 130mila dollari per non parlare di una relazione sessuale avuta nel 2006 con il magnate. (Quotidiano di Sicilia)

Lunedì il giudice Juan Merchan è stato costretto ad ammonire per l’ennesima volta l’ex presidente, in quanto aveva nuovamente violato il divieto di commentare i processi per cui è imputato. “Sembra che le multe da mille dollari non servano da deterrente”, ha affermato sanzionandolo per la decima volta – per ora, il tycoon ha già versato 10mila dollari. (L'HuffPost)