Zona gialla e arancione, regioni che cambiano colore domani: nuove regole

Anche per quanto riguarda gli impianti sciistici la situazione cambia: il Green pass rafforzato diventa necessario.

Campania in zona gialla e Valle d'Aosta in arancione da domani, lunedì 17 gennaio.

Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre.

Bar e ristoranti sono aperti solo per chi ha il Super green pass, non per chi ha il certificato base grazie a un tampone

Zona bianca, gialla e arancione: cosa cambia. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

È quanto ha stabilito il ministro della Salute Roberto Speranza che ha firmato l’ordinanza per i nuovi cambi di colore: la Campania passa in zona gialla e la Valle d’Aosta in zona arancione. La Calabria resta, per il momento, in “zona gialla“, anche se i numeri della pandemia rimangono preoccupanti. (Zoom24.it)

Francia approva il super Green pass. Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su Covid 19 ATTIVA GLI AGGIORNAMENTI. 0 nuovi aggiornamenti Il ministro Speranza convoca un tavolo tecnico con le Regioni per "revisione del sistema delle colorazioni". (Fanpage.it)

Rispetto alla situazione attuale in relazione alle restrizioni, nessuna differenza: il Super Green Pass (ottenibile solo con il vaccino o con la guarigione dal Covid ndr) necessario, come già accade ora, per cinema, teatri, bar, ristoranti, mezzi pubblici, ma anche palestre, musei, piscine alberghi. (SalernoToday)

Non saranno presenti invece altre limitazioni, come in passato, come coprifuoco e divieto di spostamenti tra comune e regioni diverse Il ministro Speranza ha firmato l’ordinanza che entrerà in vigore da domani, lunedì 17 gennaio: la Campania diventa, o meglio ritorna ad essere zona Gialla. (TorreSette)

Zona gialla e arancione, da lunedì due Regioni cambiano colore. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza alla luce del flusso dei dati del monitoraggio di Istituto superiore di sanità (Iss), ministero della Salute e Regioni. (Sardegna Live)

I cittadini invocano infatti quasi sempre il ricorso a pene più severe ed il carcere duro, ma la verità è che non sanno cosa sia quella prigione che esigono per gli altri. Ma se sono soprattutto gli indigenti a finire in carcere, non sarebbe più opportuno intervenire affinché il loro numero fosse ridotto attraverso il ricorso a strumenti diversi dal carcere? (IlSudEst)