Consiglio superiore della magistratura boccia la riforma Cartabia: “Blocca i processi, impatto negativo”

Consiglio superiore della magistratura boccia la riforma Cartabia: votazione. Per quanto riguarda il parere contrario alla riforma Cartabia, la votazione del Consiglio superiore della magistratura si è conclusa con quattro voti volti a bocciare il documento presentato dalla ministra della Giustizia e due membri del Consiglio che hanno deciso di astenersi

Il Consiglio superiore della magistratura si è espresso in modo negativo nei confronti della riforma della prescrizione presentata dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia (Notizie.it )

La notizia riportata su altri media

Mussolini, baldanzoso, annunciò già la vittoria delle truppe italiane, usando il suo linguaggio fantasioso e sempre aggressivo: “spezzeremo le reni”. Il Csm ha dichiarato guerra a Marta Cartabia. (Il Riformista)

Secondo la ministra, così si assicura la ragionevole durata del processo. L’improcedibilità prevista dalla riforma Cartabia “è illogica, perché non si può imporre la stessa durata a un processo semplice e a uno complicatissimo”. (Il Fatto Quotidiano)

Cartabia ha portato gli emendamenti alla riforma della giustizia penale in Consiglio dei ministri l’8 luglio, per poi depositarli in commissione giustizia alla Camera il 14. Al Consiglio superiore della magistratura slitta la votazione del parere alla riforma della processo penale di Marta Cartabia (Il Fatto Quotidiano)

Durata processi tema grave" L'avvio di un processo di riforma della giustizia è stato in qualche modo "come aprire improvvisamente un cassetto chiuso da tempo. I fondi del Recovery dedicati alla Giustizia non sono un'enormità ma è forse la prima volta che si mobilitano risorse per questo servizio" (Rai News)

La ragionevole durata del processo evita le prescrizioni, la ragionevole durata del processo è una garanzia dei diritti voluta dalla Costituzione". Il problema della durata dei processi è un problema grave in Italia e non solo che nelle condizioni del Pnrr ci è stato chiesto di ridurre del 25% i processi penali, ma per ragioni legate ad esigenze dei cittadini. (Corriere TV)

Quando quella tempistica sarà codificata nella legge, è ovvio che diventerà un obbligo morale per il sistema adeguarvisi il più presto possibile. Nel secondo caso spetterà al CSM mettere ordine nel sistema di organizzazione, perché nessuno può essere considerato insindacabile. (Quotidiano del Sud)