IL VIDEO. Papa: natalità, madri non devono scegliere tra lavoro e cura figli

Roma, 10 mag. Per promuovere la natalità "Si tratta di attuare serie ed efficaci scelte in favore della famiglia. Ad esempio, porre una madre nella condizione di non dover scegliere tra lavoro e cura dei figli; oppure liberare tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell'impossibilità di acquistare una casa". Così Papa Francesco intervenendo agli Stati Generali della Natalità a Roma. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altre fonti

(Adnkronos) – “Le aziende possono fare molto per la natalità lavorando su cultura, comportamenti, iniziative concrete e politiche che la supportino: come Generali Italia sentiamo molto questa responsabilità e sono tante le iniziative messe in campo, come il modello di lavoro flessibile e le tematiche di benessere a 360 gradi dei nostri dipendenti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Natalità, De Palo "Non si possono fare divisioni su questi temi" 10 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

“Il rilancio della natalità è cruciale per il futuro della nostra società e richiede un approccio inclusivo e rispettoso. Il dialogo costruttivo resta lo strumento principale per affrontare le sfide legate alla natalità e alla tutela della dignità umana e del benessere delle famiglie. (Il Giornale d'Italia)

Anche il Papa striglia il governo: per la natalità servono “politiche efficaci e scelte coraggiose”

L’Umbria, cuore verde d’Italia, sta affrontando una sfida demografica crescente. Il calo della popolazione, particolarmente evidente nei piccoli comuni, minaccia la sostenibilità delle comunità locali e il mantenimento delle loro identità culturali e storiche. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Così Papa Francesco nel corso del suo intervento agli Stati Generali della Natalità, in corso a Roma. «In questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e i contraccettivi: uno distrugge la vita, l'altro impedisce la vita. (Corriere TV)

Secondo la chiave di lettura che abbiamo fornito ieri sul nostro giornale, le contestazioni alla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella agli Stati Generali della Natalità, hanno finito per salvare la faccia alla stessa titolare di un dicastero dal nome così impegnativo e a un governo che non sta facendo nulla per fronteggiare l’inverno demografico in cui è sprofondato il nostro Paese. (LA NOTIZIA)