Killer e vittima amici da 10 anni. Il movente: la casa contesa

Sarà svolta oggi l’autopsia sul corpo di Satpal Singh, il muratore indiano 54enne, padre di due figli, ucciso sabato scorso da un colpo di pistola sparato a bruciapelo dall’ex sottoufficiale dei carabinieri Giuseppe Valetti, 78 anni, che ha poi tentato di farla finita usando la stessa arma contro di sé. Al centro del dramma, hanno ricostruito gli agenti della Mobile e il pm di turno Francesco Carlo Milanesi, c’era una casa contesa in via Corsica, la miccia dell’esplosione della violenza. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri media

L'uomo, fermato dalla polizia, si trova in ospedale. Ha 78 anni e non è in pericolo di vita. Negli ultimi mesi, riferisce la famiglia di Satpal, pretendeva di tornare nella casa venduta e mandava messaggi minacciosi. (TGR Lombardia)

Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 18 Valetti ha suonato al campanello dell’abitazione in via Codignole, nel quartiere Lamarmora, dove viveva Singh. Quando l’uomo gli ha aperto la porta, l’ex maresciallo gli ha sparato un colpo di pistola al petto. (infodifesa.it)

Tanto le conseguenze sono purtroppo decisamente chiare, quanto il movente all’origine dei colpi d’arma da fuoco esplosi sabato 13 aprile in serata, in città, a poco più di un chilometro di distanza, nasconde ancora qualche ombra. (Corriere)

Brescia. Giuseppe Valetti rivoleva l’appartamento che aveva venduto alla vittima, Satpal Singh, il 54enne muratore di origini indiane, freddato a bruciapelo con un colpo dipistola che lo ha raggiunto al cuore. (QuiBrescia.it)

(foto di repertorio) Video suggerito (Fanpage.it)

Brescia – Si è chiarito con il trascorrere delle ore il retroscena del doppio dramma che si è consumato nel tardo pomeriggio di sabato tra via Codignole e via Corsica a Brescia, dove Giuseppe Valetti, 78enne sottufficiale dell’Arma dei carabinieri in pensione, ha ucciso con due colpi di pistola Stapal Singh, muratore originario dell’India, 54 anni, padre di due figli di 27 e 28 anni, e poi ha cercato di uccidersi sparandosi in bocca. (IL GIORNO)