Coppie gay, Manfredi sfida il ministro a Napoli: «Sì ai figli delle coppie arcobaleno»

Anche il sindaco Gaetano Manfredi accetta la sfida lanciata dai suoi colleghi di fascia tricolore sul tema delle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. Però la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha alzato il muro del Governo e di tutto il centrodestra contro la richiesta dei primi cittadini. «Fino quando non ci sono stop da parte dell'autorità di governo - racconta invece l'ex rettore - noi continueremo a trascrivere, ma penso che un tema così importante vada regolato per legge e che debba esserci una norma chiara che garantisca i diritti ai bambini». (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

L'evento in agenda per il 12 maggio. Le associazioni Lgbt apprezzano: “Qualsiasi iniziativa è utile”. I radicali incalzano: “Registrino comunque i piccoli all’anagrafe” (La Repubblica)

Parole della copresidente del gruppo dei Verdi/Ale nel Parlamento Europeo, la tedesca Terry Reintke, durante una conferenza stampa insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala in visita al Parlamento Europeo per chiedere aiuto contro lo stop alle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali da parte di alcuni Comuni in Italia. (L'Espresso)

Una posizione unitaria e condivisa è uscita ieri sera alla riunione di alcuni sindaci di grandi città italiane, tra i quali il primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri. Sulle trascrizioni dei figli delle coppie gay i sindaci tirano dritto: per il momento non si fermeranno. (LA NAZIONE)

TRENTO. "Chiediamo un incontro urgente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi". Ma, iniziative organizzate che vedono protagonista il centrosinistra, si levano voci critiche anche nel centrodestra, come quella del sindaco leghista di Treviso, Mario Conte, presidente dell'Anci Veneto. (l'Adige)

"Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri": è quanto affermano in una dichiarazione congiunta i sindaci di 7 grandi città. (Fanpage.it)

Quello è un vecchio film, con svariati e inutili remake nel corso della Seconda Repubblica, e nessuno intende girarlo di nuovo. Non è il partito dei sindaci, e tanto meno vuole esserlo. (la Repubblica)