Francia, Renault chiede 5 miliardi di prestiti con garanzia pubblica ma progetta chiusure

La Francia deve rimanere “il centro della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo di Renault”, ha commentato il primo ministro. Mentre in Italia si discute del prestito con garanzia pubblica chiesto da Fca e delle condizioni, in Francia il governo avverte Renault.

Il gruppo automobilistico, di cui lo Stato francese ha il 15% del capitale, secondo indiscrezioni intende annunciare il disimpegno da quattro impianti nel Paese. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Subentrato così al vertice della Régie nationale in un momento difficile dopo lo scandalo dell’arresto di Carlos Ghosn. In cambio dei capitali di Stato, l’azienda — rovesciando la storia delle relazioni industriali — non prenderebbe impegni sul fronte del mantenimento dell’occupazione. (Corriere della Sera)

UN PRESTITO DI 5 MILIARDI - Le Maire ha aggiunto che il presidente del Gruppo Renault, Jean-Dominique Senard, sta lavorando al nuovo piano strategico con il sostegno del governo francese. (AlVolante)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > Coronavirus, Francia: piano da 18 miliardi per salvare il turismo Francia, la Renault a rischio fallimento: la conferma del ministro dell’Economia Le Maire che dipinge un quadro assai complicato nel Paese transalpino. (Inews24)

Le Maire aveva anche detto a Le Figaro che non aveva ancora firmato un prestito di 5 miliardi di euro (5,5 miliardi di dollari) per la Renault, e che le discussioni stavano continuando. (la Repubblica)

A metà mese il terzo costruttore nipponico per volumi di vendita aveva anticipato una riduzione della capacità produttiva globale del 20% entro l’anno fiscale 2022: dunque in ballo c’è un riposizionamento, non un banale ridimensionamento. (Il Fatto Quotidiano)

Ricordiamo in ultimo che in Renault lo Stato francese è primo azionista, avendo infatti un pacchetto di azioni pari al 15% del capitale sociale. Ed ha auspicato la necessità di interventi urgenti onde evitare il peggio, ossia: “potrebbe scomparire”. (Proiezioni di Borsa)