Terrorismo, “si addestravano e progettavano un attentato in Italia”: arrestata giovane coppia a…

Secondo gli inquirenti, si stavano addestrando e progettavano di compiere un attentato in Italia.

Nati in Italia da famiglie kosovare, ben inseriti nel contesto sociale, lavorativo e di studio, da tempo avrebbero intrapreso un percorso di radicalizzazione tramite la propaganda jihadista sul web.

Nel corso dell’operazione, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici, precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi

Il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari emesso dalla Procura di Trento è arrivato dopo che, dalle indagini dei Ros, è emerso che gli indagati si erano addestrati per compiere atti violenti e progettavano di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell’organizzazione terroristica ‘Stato Islamico’. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Terrorismo, "Pronto ad un attentato in Trentino entro agosto'', fermato un giovane jihadista. Si tratta di un giovane appena ventenne, assieme ad una donna, fermati a Rovereto. (il Dolomiti)

Blog Sicilia quotidiano online è una testata registrata. (BlogSicilia.it)

Si tratta di un uomo e una donna arrestati a Trento. I due, nati in Italia da famiglie kosovare, erano incensurati e ben inseriti nel contesto sociale. (LAPRESSE)

Un albero si è schiantato a terra, a causa del temporale di questo pomeriggio, a pochi passi dal mausoleo di Cesare Battisti, sul Doss Trento. La grossa pianta è stata colpita da un fulmine durante un evento organizzato dagli alpini. (l'Adige)

I due italiani, di origini kosovare, saranno interrogati e partirà un’indagine accurata su di loro e sui loro familiari. Sono sotto indagine due giovani incensurati, con l’accusa di tentato attacco terroristico. (Nanopress)

Lui si trova agli arresti domiciliari, mentre lei, figlia di un imam considerato estremista e attivo in provincia di Siena, è in liberta. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti avrebbero dovuto commettere un attentato - "sicuramente in Trentino, ma non possiamo dire di più", ha spiegato il procuratore capo Sandro Raimondi - per poi andare in Nigeria a combattere con lo Stato Islamico. (Trentino)