Morte Cutolo, si cercano biglietti e memorie scritte nella cella superboss di Ottaviano

Per la procura di Parma va accertato se ci siano state colpe mediche o responsabilità nel decesso del boss vesuviano che fondò la Nuova camorra organizzata.

Nel frattempo inquirenti e investigatori starebbero cercando eventuali memorie o biglietti lasciati dal 79enne “professore di Ottaviano”.

I misteri. Sapeva infatti di non essere in buone condizioni e potrebbe aver deciso di scrivere a proposito dei misteri d’Italia di cui era a conoscenza: la liberazione dell’assessore regionale Ciro Cirillo e il sequestro di Aldo Moro

La vita di Raffaele Cutolo è stata piena di misteri e anche la sua morte, in ogni caso avvenuta per cause naturali, non fa eccezione. (Il Fatto Vesuviano)

La notizia riportata su altri giornali

Mi diceva Raffaele “la vera mafia è nel palazzo dei politici”. «Raffaele Cutolo? (Il Messaggero)

C'era il timore fondato, dopo le migliaia di messaggi di cordoglio e di rispetto disseminati nei social, che in paese si potessero replicare celebrazioni del personaggio 21 febbraio 2021 - Raffaele Cutolo, il boss della Nuova Camorra Organizzata morto mercoledi' scorso a Parma, dove era detenuto, avrebbe dovuto ricevere la benedizione in una cerimonia funebre al cimitero di Ottaviano, ma la salma e' stata tumulata nella tarda serata di ieri, poco dopo l'arrivo intorno alle 23,15. (IL GIORNO)

Diverse pattuglie di carabinieri, infatti, hanno evitato l'ingresso di curiosi e giornalisti al cimitero, mentre altri uomini dell'Arma erano dislocati davanti al municipio e sulla strada che porta al Castello Mediceo, conosciuto anche come "castello di Cutolo" dopo che il boss lo acquistò e ne fece il suo covo negli anni bui della storia criminale del vesuviano. (La Stampa)

L'ingresso del cimitero era presidiato dalle forze dell'ordine La salma è arrivata da Parma al cimitero di Ottaviano ieri sera, poco dopo le 23, accolta dalla moglie Immacolata Iacone e dalla figlia Denyse. (Adnkronos)

(LaPresse) – I carabinieri del Comando Provinciale di L’Aquila stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare per reati contro la pubblica amministrazione nei confronti di 25 persone tra amministratori e funzionari di un Comune della provincia dell’Aquila, liberi professionisti e imprenditori, residenti nella province di L’Aquila, Roma, Teramo e Pescara (LaPresse)

La morte era stata decisa da Mario Fabbrocino, rivale del boss della Nuova camorra organizzata (Il Messaggero)