L'economia cinese rallenta per la crisi energetica: +4,9% nel terzo trimestre

Dopo il +7,9% del secondo trimestre, il Prodotto interno lordo della Cina sale nel terzo del 4,9% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, disattendendo le aspettative degli analisti, che stimavano un +5,2%.

Carenza di carbone e la crisi di Evergrande hanno causato un risultato sotto le attese per il Pil cinese del terzo trimestre, fermo al +4,9%. Mai così in basso quest'anno.

Nella puntata di Sky TG24 Business del 18 ottobre, spazio anche all'impatto del Green pass sulle imprese italiane con Nicole Vinci, avvocatessa giuslavorista

"Le cause sono diverse", ha detto a Sky TG24 Filippo Ramigni , analista di Giotto Cellino Sim. (Sky Tg24 )

Su altri giornali

L’economia della Cina è cresciuta del 4,9% nel terzo trimestre del 2021, meno di quanto previsto. Gli esperti si aspettavano un dato più alto: del 5,2 per cento, stando agli economisti sentiti da Reuters; del 5 per cento, secondo un sondaggio del Nikkei. (Startmag Web magazine)

“La Cina sta cambiando: da un modello di crescita solo quantitativa, vuole arrivare a una crescita qualitativamente sostenibile”, spiega ad HuffPost Giuliano Noci, prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano. (L'HuffPost)

Finora a tirare è stato il settore del commercio internazionale, cresciuto in termini di yuan del 23 per cento nei primi nove mesi. Si tratta di una netta decelerazione rispetto rispetto al +7,9 per cento registrato nel trimestre aprile-giugno di quest'anno, che segnava però un dato influenzato dal fatto che nello stesso periodo del 2020 la Cina si trovava ancora nel bel mezzo dell'epidemia Covid-19. (DiariodelWeb.it)

Di “Propulsione Nautica Sostenibile: fuel cell, elettrico e soluzioni ibride. Il Salone Nautico di Puglia dello SNIM di Brindisi consacra se mai ce ne fosse bisogno una tendenza sempre più indispensabile. (Tarantini Time)

Stesso copione a Milano dove Moncler flette dell'1,94% a 57,66 euro, Brunello Cucinelli dell'1,70% a 48,68 euro, meno Tod's (-0,13% a 46,20 euro) e Salvatore Ferragamo (-0,25% a 18,10 euro). Il tutto mentre il presidente, Xi Jinping, ha avviato cambiamenti strutturali con un giro di vite sul settore immobiliare e sui giganti della tecnologia, ma ora Pechino dovrà bilanciare l'impatto di questi con alcune mosse che possano supportare l'economia (Milano Finanza)

Una crisi che interessa tutta la supply chain e ha tra i propri focolai proprio la Cina. Ma il calo rispetto al 16,4% dei primi nove mesi dell’anno appare comunque impietoso. (Pambianconews)