Petrolio, scorte USA crescono meno delle attese

Secondo l'EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, le scorte di petrolio, nella settimana al 21 febbraio 2020, sono salite di 0,5 milioni a 443,3 MBG.

(Teleborsa) - Aumentano meno del previsto le scorte settimanali di greggio in USA.

Il consensus prevedeva un aumento più robusto, ovvero di 2 milioni di barili.

Le riserve strategiche di petrolio restano ferme a 635 MBG.

Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 2,1 milioni a 138,5 MBG, contro le attese che indicavano una discesa di 1,7 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato una variazione negativa di 2,7 milioni a quota 256,4 MBG (il consensus stimava una contrazione di 2,2 milioni). (Il Messaggero)

Su altri giornali

Il dato precedente aveva fatto segnare un rialzo di 415 mila barili e gli analisti avevano stimato +2,6 milioni di barili. Lo ha annunciato l’EIA (Energy Information Administration), la divisione statistica del Dipartimento dell’Energia statunitense. (Money.it)

Quest’ultimo, tra l’altro, sta attualmente limitando i timidi guadagni messi a segno nelle prime ore del mattino. Il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in lieve rialzo dopo i terribili rossi registrati nella giornata di ieri, lunedì 24 febbraio. (Money.it)

Il prezzo del petrolio ha comunque reagito negativamente e ha lasciato sul campo più del singolo punto percentuale. Negli Stati Uniti, invece, Trump ha tentato di rassicurare gli americani sulla presenza di un rischio non elevato. (Money.it)

A livello operativo, in “Eventi&Commenti – Mercati infettati dal virus, prospettive”, Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte Sim, ha snocciolato alcune stime sul tema petrolifero. In particolare, il Wti (riferimento Usa) lascia sul terreno il 4,5% a 50,99 dollari al barile, mentre il Brent (riferimento europeo) lascia sul terreno il 4,8% a 55,16 dollari. (Finanzaonline.com)

La Libia, lacerata dalla guerra civile, è da anni esonerata dal partecipare ai tagli dell’Opec Plus. È comunque probabile che i consumi energetici della Cina, benché crollati a causa del virus, si riprenderanno in fretta una volta passata l’emergenza. (Il Sole 24 ORE)

Le quotazioni, in rialzo di oltre il2%, si sono spinte a sfiorare 1.690 dollari l’oncia, ai massimi da gennaio 2013. Coronavirus, l’oro spicca il volo mentre petrolio e rame vanno a picco Ora gli investitori temono la pandemia. (Il Sole 24 ORE)