Casal Velino: tre progetti per i percettori del reddito di cittadinanza

Per alcuni mesi quindi, i cittadini beneficiari del sostegno al reddito erogato dallo Stato saranno protagonisti di tre progetti.

Anche il Comune di Casal Velino, con a capo il sindaco Silvia Pisapia, è pronto ad utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza per lavori di pubblica utilità.

Il responsabile dei progetti valuterà i soggetti in base alle loro abilità e competenze, cercando di effettuare l’abbinamento più congruo alle diverse attività. (Info Cilento)

Ne parlano anche altre testate

Quali i chiarimenti dell’INPS. L’INPS ha chiarito che i componenti dei nuclei familiari che percepiscono il reddito devono sottoscrivere il patto per il lavoro presso i Centri per l’impiego. Quindi, è chiaro che sono in atto controlli sulla sussistenza dei requisiti per la spettanza del reddito di cittadinanza. (Proiezioni di Borsa)

Vanno peggio Alessandro Di Battista al 52% e Vito Crimi al 41%. Secondo un sondaggio Demos & Pi, realizzato ad agosto 2020, come riportato da Repubblica, Giuseppe Conte è il più amato dei grillini con il 77% contro il 71% di Luigi Di Maio. (Open)

Controlli mirati nei confronti dei percettori del sussidio che non accettano il lavoro. LA LOTTA AI FURBETTI. Per prima cosa il governo punta a eseguire controlli su un numero più ampio di beneficiari in modo da ottenere risultati migliori nella lotta ai furbetti. (Il Messaggero)

Gli effetti sugli altri sussidi. L'apertura del reddito di cittadinanza al lavoro effettivo potrebbe rappresentare il “grimaldello” per rivedere un po' tutti gli strumenti di sostegno al reddito e renderli un po' meno “assistenziali”, e più “attivi”. (Il Sole 24 ORE)

Tutti casi affiorati prima nei controlli a campione dell’Inps e successivamente in quelli a tappeto che l’Istituto nazionale di previdenza sociale sta quasi per portare a termine. Secondo l’osservatorio Inps, nelle Marche hanno ottenuto il Reddito di cittadinanza 15.130 nuclei familiari e 35.807 persone per un importo medio di 492 euro nel periodo che va da aprile 2019 ad agosto 2020. (Corriere Adriatico)

Dalle indagini è emerso che i 14 soggetti hanno indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza in quanto hanno presentato direttamente la domanda per ottenere il beneficio mentre erano in stato di detenzione carceraria ovvero non hanno comunicato l’intervenuta carcerazione loro o di familiari conviventi. (Il Messaggero)