Roma: sassi e petardi al 25 Aprile, sputi su una ragazza con la kefiah. La Comunità ebraica: «Noi umiliati e aggrediti»

C’è stato un momento in cui durante le celebrazioni del 25 Aprile a Porta San Paolo i giovani della Comunità ebraica e quelli dei movimenti pro Palestina erano divisi da soli 15 metri e da un paio di blindati della polizia vicino al palco dell’Anpi. Grida, insulti, rabbia. «Terroristi!» da una parte, «assassini!» dall’altra. E poi pesanti offese alle ragazze che al megafono scandivano slogan a favore di Gaza e dell’antisionismo, cori contro Israele e la Brigata ebraica: «Via i fascisti». (Corriere Roma)

Ne parlano anche altre fonti

Non è stata una ragazzata né un episodio irrilevante: quei ragazzi volevano fare male agli ebrei. Qualcosa di grave poteva succedere e potrà succedere ancora. (Tempi.it)

Gli ebrei non erano reclutabili. Anno 1788, l'esercito dell'Impero asburgico apre le porte ai soldati di origine ebraica. Non era mai accaduto prima. Fino ad allora gli ebrei erano stati "non reclutabili", ritenuti incapaci di combattere perché nelle pagine della loro storia mancavano imprese militari degne di nota, eccezion fatta per le narrazioni bibliche. (Focus)

Nel pomeriggio scontri e tensioni anche a Milano. (SardiniaPost)

Surreale, per certi versi, considerando che si tratterebbe di una festa nazionale italiana. Eppure, il copione, per l'intero pomeriggio è stato il medesimo. (Repubblica TV)

Ultimo impegno ufficiale prima dei play off per i sassaresi che, sul campo abruzzese tra infortuni, squalifiche e scelte tecniche, presenteranno una formazione rivoluzionata (SARdies.it)

MILANO (l'Adige)