Zan, Salvini apre al Pd: trattiamo o finisce male. Ma i dem fanno muro

Il leader della Lega insegue ma per il segretario dem «Salvini non è un interlocutore affidabile per una materia come questa.

Se per Renzi e Salvini è sacrificare una parte fondamentale della legge Zan, è evidente che per noi è irricevibile», precisa Mirabelli, chiudendo a Lega e Italia Viva.

Fratelli d'Italia bolla il tutto come discussione «lunare»: «In questa fase di governo arcobaleno, le forze politiche di maggioranza litigano e si concentrano su provvedimenti lunari come la legge Zan o l'occupazione sistematica dei posti di potere

Se Letta non accettasse, la legge Zan finirebbe male e tutta la responsabilità cadrebbe sulle spalle del Pd», avverte. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

“Siamo convinti che il testo approvato alla Camera sia un ottimo testo e spingeremo perché vada avanti, ma siamo aperti in Parlamento al confronto. Chi è omofobo in Europa non può essere un interlocutore credibile in Italia, questo è il punto chiave. (LaPresse)

Chi è omofobo in Europa non può essere un interlocutore credibile in Italia, questo è il punto chiave Non siamo aperti al confronto con chi in Europa prende iniziative contro la comunità Lgbtqi – aggiunge -. (LaPresse)

E dunque il dibattito sul ddl Zan è stato inquinato. Ma chi è il vero partito che, alla prova dei fatti dal punto di vista politico, rischia di far saltare seriamente il disegno di legge contro l'omotransfobia? (il Giornale)

Questa volta ha tirato fuori un video in cui sua sorella mima penetrazioni vaginali scuotendo la testa davanti alle sue simulazioni del sesso tra due uomini. In altre parole, la signora sta dicendo ai bambini che lei vuole vedere peni che penetrano vagine, peraltro tirando in ballo pure il nome di Dio davanti a quelle sue fantasie sessuali. (Gayburg)

Dopo le parole di Salvini anche l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) è intervenuta sulla questione stigmatizzando le intromissioni del Vaticano che nei giorni scorsi aveva fatto trapelare un certo malumore nei confronti del ddl Zan. (il Dolomiti)

Il testo Zan, di iniziativa parlamentare, in ogni caso pare destinato a slittare a settembre per l’ingolfamento di provvedimenti legati al Pnrr e in nome dei quali il governo Draghi è nato. Entro la fine del mese di luglio il decreto Concorrenza e la delega al governo per la riforma fiscale. (Tiscali Notizie)