Per Mosca rischio di rottura su accordo nucleare iraniano dopo decisione partner europei

La Russia non vede alcun motivo per avviare un meccanismo di risoluzione delle controversie nell'ambito del Piano d'azione globale congiunto sul programma nucleare iraniano; la decisione dei Paesi europei firmatari l'accordo potrebbe rendere impossibile la ripresa della sua implementazione, ha commentato il ministero degli Esteri russo.

Accordo nucleare iraniano: cronologia. Nel 2015, Regno Unito, Germania, Cina, Russia, Stati Uniti, Francia e Iran hanno annunciato il raggiungimento di un accordo sul programma nucleare iraniano che prevede la revoca delle sanzioni contro Teheran in cambio di vincoli sui progetti nucleari iraniani. (Sputnik Italia)

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Lo sostiene il Presidente dell’Iran, il quale ha chiesto anche pubbliche scuse dagli States per l’uccisione di Soleimani. Hassan Rouhani, Presidente dell’Iran, ha lanciato una minaccia velata contro le truppe europee di stanza in Medioriente. (NewNotizie)

I Paesi europei hanno in un primo momento cercato di salvare l’intesa. I tre Paesi europei che hanno firmato l’accordo sul nucleare del 2015 accusano Teheran di violazioni e si appellano al paragrafo 36 dell’intesa. (La Stampa)

"Il meccanismo di risoluzione delle dispute che sarà attivato ora non è per re-imporre sanzioni", ha spiegato, infatti, Josep Borrell, Alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue. (AGI - Agenzia Italia)

L’obiettivo dell’Europa. Borrell ha spiegato che “ l'intenzione dei ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito è quella di preservare l’accordo nella sincera speranza di trovare il modo di andare avanti per risolvere l'impasse attraverso il dialogo diplomatico ”. (ilGiornale.it)

Gran Bretagna, Francia e Germania hanno formalmente accusato l’Iran di violare i termini del suo accordo sul nucleare del 2015 nel quale si impegnava a non arricchire l’uranio e a non avere armi atomiche. (Business Insider Italia)

Ma la Ue non può limitarsi ad assistere agli sviluppi della guerra civile in atto senza assumere iniziative, come se la situazione della Libia non la riguardasse direttamente. La Libia è troppo vicina e importante perché la Ue si possa permettere di affidarla solo a Russia e Turchia. (L'HuffPost)