Coronavirus, l'Italia rischia un calo tra l'1% e il 3% di Pil

È l'indicazione del Ref Ricerche, che indica una perdita tra i 9 e i 27 miliardi di euro.

Il coronavirus potrebbe avere effetti negativi sull'economia italiana stimati in un calo del Pil del Paese compreso tra l'1% e il 3% nel primo e secondo trimestre 2020.

Una contrazione del 10% del prodotto interno lordo in queste regioni vale un calo del 3% di quello dell'intero Paese.

Lombardia e Veneto sono le regioni più interessate che contano per il 31% del Pil. (Sky Tg24)

Ne parlano anche altri media

Bisogna creare una forte spinta semplificatrice e una grande accelerazione nella spesa gli investimenti” dice Conte e pare di sentire Renzi. Il guaio è che il primo decreto annunciato dal governo per le ‘zone rosse’ è troppo modesto e non basta né basterà. (Tiscali.it)

Le stime di REF Ricerche potrebbero rivelarsi pessimistiche nel caso di un rapido ritorno alla normalità. I calcoli degli economisti di REF Ricerche partono da valutazioni sui singoli settori, divisi in quattro gruppi a seconda della forchetta di variazione del valore aggiunto che ci si può attendere. (FIRSTonline)

Aritmeticamente, dunque, una contrazione del 10% del Pil in queste regioni vale un calo del 3% del prodotto dell’intero Paese. In valori assoluti la perdita è calcolata fra i 9 e i 27 miliardi. (Il Fatto Quotidiano)

Dalla somma ponderata risulta una diminuzione del Pol italiano compresa tra -1% e -3%. Una contrazione del Pil veneto e lombardo stimata intorno al -10% corrisponderebbe a un calo del -3% su scala nazionale. (Open)

Così i sindaci dei comuni più estesi e popolosi della zona rossa, Francesco Passerini di Codogno e Elia Delmiglio di Casalpusterlengo, ambedue leghisti. Lombardia e Veneto, le regioni più interessate, spiega il Ref, contano per il 31% del pil italiano. (L'HuffPost)

Una contrazione del 10% del Pil in queste regioni equivarrebbe a un calo del 3% di quello dell’intero Paese. Il secondo gruppo vale il 54,6% dell’intera economia e non risente di sostanziali variazioni di attività a causa del virus. (QuiFinanza)