Crypto: Inflazione USA spinge Bitcoin | È ripartita la bull run?

L’inflazione e Powell danno una mano al settore. Degli effetti del discorso di Jerome Powell ieri ne abbiamo già abbondantemente parlato.

Ma quel che è emerso piuttosto chiaramente ieri è che in realtà lo spazio di Powell non è poi così ampio.

Come sempre un’accelerata intensa in termini di innalzamento dei tassi potrebbe avere effetti compressivi sulla possibile corsa del gruppo.

E che se $BTC e compagnia rimarranno legati anche all’andamento dei mercati azionari, potrebbero avere l’ombrello che stavano cercando da anni

Parliamo, a conti fatti, dell’inflazione più alta che gli USA si trovano ad affrontare da 40 anni a questa parte anno su anno. (Criptovaluta.it)

La notizia riportata su altri media

Quarant'anni fa l'inflazione era agli stessi livelli di adesso, ma bisogna coglierne le differenze. Per chi dà ancora per buoni i dettami della regola di Taylor, i tassi dovrebbero essere già al 4,15%. (ilGiornale.it)

Focus sui dati macro, ma anche sulla stagione degli utili Usa appena iniziata. Gli economisti intervistati da Dow Jones avevano previsto un calo a 200.000 unità, rispetto alle 207.000 unità della settimana scorsa (Finanzaonline.com)

Gli analisti intervistati da Dow Jones avevano previsto un balzo del 7% su base annua, al tasso più forte dal 1982, per l’appunto, e una crescita dello 0,4% su base mensile. Nel mese di dicembre, l’inflazione Usa, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, è salita ulteriormente, al tasso anno del 7%, rispetto al +6,8% di novembre, e al record dal febbraio del 1982. (Wall Street Italia)

Poi, quando il tasso di interesse di riferimento della Federal Reserve raggiunse il 19% nel 1981, iniziò una recessione molto più profonda. Più del 1982, due casi precedenti in cui l'inflazione ha raggiunto il 7% potrebbero contenere lezioni più utili per i giorni nostri (Milano Finanza)

Detto questo, dopo l'ondata di sell off che si è abbattuta sui mercati, Wall Street sembra iniziare a digerire la prospettiva di rialzi dei tassi nel corso dell'anno. Su base mensile, la crescita è stata però superiore alle attese, pari a +0,5%, rispetto al +0,4% atteso. (Finanzaonline.com)

Come si spiega una buona reazione degli investitori dinanzi a una notizia macro che poi così tanto buona non è dato che avvicina per il momento l’aumento dei prezzi negli Stati Uniti più agli standard dei Paesi Ascolta la versione audio dell'articolo. (Il Sole 24 ORE)