Addio a Mino Milani (1928-2022): Pavia piange il suo cantore

Romanziere, giornalista, storico: ha segnato un’epoca.

Se ne è andato giovedì pomeriggio, chiudendo gli occhi nello stesso letto in cui era nato, il 3 febbraio di 94 anni fa.

Mino Milani era conosciuto in tutto il mondo ma non si era mai allontanato davvero dalla casa di famiglia, la palazzina liberty davanti alla basilica di San Pietro in Ciel d'Oro a Pavia

Sabato alle 11 i funerali in basilica. (La Provincia Pavese)

Ne parlano anche altre fonti

Tra i suoi ultimi titoli Lama triangolare (Effigie, 2021), un giallo ambientato nella Pavia silenziosa e nebbiosa del 1851. E poi ci sono i polizieschi, i gialli storici, i romanzi storici e il suo cowboy Tommy River, illustrato tra gli altri da Hugo Pratt e Milo Manara. (La Repubblica)

Nel pomeriggio del 10 febbraio è morto Mino Milani, giornalista, romanziere e fumettista, colonna portante del Corriere dei Piccoli e del Corriere dei Ragazzi. Scrisse serie come I grandi nel giallo e Dal nostro inviato nel tempo Mino Milani, fumetti che partivano da spunti storici per costruire racconti fantastici. (Fumettologica)

Su quelle vette Mino Milani, morto giovedì 10 febbraio nella sua Pavia, è arrivato leggero, lasciando uno zaino carico di quasi 200 libri — per ragazzi, storici, biografici — scritti dopo essere stato folgorato da Joseph Conrad. (Corriere della Sera)

Oltre settecento i titoli pubblicati. Lo scrittore Mino Milani nel suo studio di Pavia (foto di Marcella Milani). Lo scrittore pavese Mino Milani è morto giovedì pomeriggio all’età di 94 anni nella sua casa liberty in piazza San Pietro in Ciel d’Oro, a Pavia. (Corriere della Sera)

Al secolo Gugliemo Milani, Mino – nome datogli dagli amici e adottato poi da tutti – aveva da poco festeggiato il suo 94esimo compleanno. Foto di Marcella Milani. Lutto a Pavia: lo scrittore Mino Milani è morto nella giornata di oggi, giovedì 10 febbraio, nella sua casa di piazza San Pietro in Ciel d'Oro (Fanpage.it)

“Il Mino”, come lo chiamavano anche i suoi lettori, era anche depositario della storia della città. Un pozzo inesauribile di ricordi, aneddoti, indagini spesso travasate nei suoi libri e nella corposa Storia avventurosa di Pavia (Effigie). (La Provincia Pavese)