Consumi di dicembre in leggera crescita, ma sui regali di Natale pesano inflazione e caro-bollette

1 – La stagionalità dei beni e servizi commercializzabili. miliardi di euro correnti. Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio (USC) su dati Istat.

Nel 2020, questa spesa, fortemente correlata al benessere economico delle famiglie, era scesa a circa 66 miliardi di euro correnti.

Questi, in sintesi, i principali risultati dell’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio su tredicesime e consumi di dicembre. (Il Giornale delle PMI)

La notizia riportata su altri giornali

«La crescita dei consumi a Natale rischia di essere frenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e dai costi dei consumi obbligati. Crescono le tredicesime complessive destinate a consumi. . L’incremento nominale dei costi delle bollette varrebbe 4,5 miliardi di euro per tutte le famiglie italiane. (Italia a Tavola)

Ci auguriamo che nelle prossime due settimane il trend si possa invertire anche grazie al clima natalizio che in città sta montando anche grazie agli addobbi e alle luminarie dei nostri negozi di vicinato Il 58% dei cittadini teme l’eventualità di nuove chiusure e restrizioni, o che il Lazio torni in zona gialla nel periodo delle festività a causa della risalita dei contagi. (Confcommercio Roma)

Ma è chiaro che di fronte al pericolo di un ridimensionamento del reddito disponibile reale, la propensione ai consumi è destinata a scendere. “Manteniamo la fiducia sull’arrivo dei fondi del PNRR e di altre risorse che rafforzino, ad esempio le politiche formative e del lavoro. (Maremmanews)

Da alcune indagini emerge che, con i rincari dei prezzi al dettaglio, è probabile che gli italiani spenderanno di meno rispetto agli altri anni. meno di un mese dall’inizio delle vacanze natalizie, gli italiani stanno già iniziando a fare i primi acquisti, soprattutto regali, anche approfittando delle offerte del Black Friday. (Il Tabloid)

In totale «per il mese di dicembre si stima un valore di circa 110 miliardi di euro di spese per consumi (inclusi affitti, utenze, servizi), valore inferiore di circa 10 miliardi a quanto speso nel 2019» spiega Confcommercio. (Il Sole 24 ORE)

La questione dei consumi, insomma, non sembra ancora essere risolta e senza un perfetto concretizzarsi degli investimenti del Pnrr e del processo di riforma è a rischio la ripresa» Infatti, la ripresa dell’inflazione «sta colpendo in prevalenza e almeno per adesso, quei beni e servizi a cui le famiglie non possono rinunciare, cioè i cosiddetti consumi obbligati». (Corriere della Sera)