Pagamenti in contanti: le novità del 2020

Qualsiasi cessione di denaro, quindi, superiore ai 2 mila e poi ai mille euro dovrà avvenire tramite canali come il bonifico bancario, le carte di credito, etc.

Oggi – come introdotto dalla legge di Stabilità 2016 sotto il governo Renzi – il tetto per il pagamento in contanti è di 3 mila euro.

In questo limite però non rientra il prelevamento o versamento in contanti dal proprio conto corrente perché non si tratta di un trasferimento tra soggetti diversi. (quattrocanti.it)

Su altri giornali

Dal primo gennaio 2020 i contribuenti devono stare attenti alle modalità di pagamento per le spese sanitarie. Tutte le spese sanitarie detraibili al 19%. È l’Agenzia delle Entrate a fornire un chiarimento su quali siano tutte le spese sanitarie detraibili al 19%. (Fanpage.it)

Tra l’altro, dal primo gennaiola comunicazione delle spese a Sts include anche l’indicazione dello strumento di pagamento (contati o mezzo tracciabile)» Per tutte le altre spese mediche detraibili è invece necessario pagare con mezzi tracciabili (bancomat, carte di credito, carte prepagate, bonifici, assegni bancari e circolari o altri sistemi). (Firenze Post)

Quindi quando ci si rivolge ad una struttura privata o ad un medico che opera al di fuori di una struttura privata accreditata è obbligatorio usare strumenti diversi dal contante per poter avere la detrazione. (La Repubblica)

Il contante può essere usato per i medicinali, i dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditare al Ssn. - (PRIMAPRESS) (PrimaPress)

Questo comporterà una riduzione progressiva anno dopo anno del denaro circolante. La rivoluzione Cashless. Nella Legge di Bilancio 2020 il Governo ha deciso di abbassare a 2.000 euro la soglia per i pagamenti in contanti a partire dal 1° luglio 2020 (oggi il tetto per il pagamento in contanti è di 3 mila euro, come introdotto dalla legge di Stabilità 2016 sotto il governo Renzi). (Corriere della Sera)

Stesso discorso per le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private convenzionate con il SSN. Ricordiamo infine che le spese sanitarie possono essere portate in detrazione da tutti, a prescindere dal reddito. (PMI.it)