Fedez alla Rai, la telefonata: ‘Perché mi impedite di dire che un leghista brucerebbe nel forno il figlio gay?' VIDEO

“La Rai smentisce la censura.

La Rai smentisce la censura.

Fedez risponde: “Posso salire sul palco e fare cose che per voi sono inopportune ma per me opportune?

Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria Capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad ‘adeguarmi ad un SISTEMA’ dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi”.

Ah sì?Poi interviene Ilaria Capitani: “Ritengo inopportuno il contesto”. (Calciomercato.com)

Se ne è parlato anche su altri media

Questo deve essere chiaro, senza equivoci e non accettiamo strumentalizzazioni che possano ledere la dignità aziendale e dei suoi dipendenti». Caso Fedez al Concerto del Primo Maggio, parla l'ad della Rai Fabrizio Salini. (leggo.it)

Il caso Fedez, ovvero le polemiche sulla libertà di espressione al concertone del Primo Maggio in Rai sollevate dal cantante-influencer, nonché marito dell'imprenditrice Chiara Ferragni, hanno reazioni anche in Campania. (Fanpage.it)

Torna il Concertone del 1 maggio ed esplode la polemica. Per tutta risposta, la Rai spiega che le dichiarazioni «sono state tagliate» e torna a respingere l' accusa. (La Nuova Sardegna)

Così Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai è intervenuto con un post su Facebook sulla questione della presunta “censura” da parte della rai sul monologo di Fedez durante il concerto del Primo Maggio. (Il Riformista)

2 Maggio 2021 12:00. La telefonata Rai-Fedez, tentativo di censurare il monologo sul palco del 1° maggio: il rapper attacca la Lega sul Ddl Zan, poi pubblica tutto sui social. Il concerto del 1° maggio porta con sè una forte scia di polemiche. (Stretto web)

Chi ascolta ha diritto di sapere oppure fa peccato? Ricordando cioè a tutti ciò che in tanti avrebbero preferito dimenticare perché – come ha spiegato a Fedez il dirigente Rai nella penosa telefonata di diffida – “il sistema” permette di parlare dei fatti ma obbliga a tacere delle persone. (Il Fatto Quotidiano)