America Latina, a Venezia un’altra favola dei fratelli D’Innocenzo con Elio Germano

Perché il loro America Latina (ieri in concorso, il quinto e ultimo della compagine tricolore) non va, un po’ per natura e un po’ per responsabilità, dritto al punto.

America Latina è scuro, solo all’apparenza.

Elio Germano al centro del progetto («per il suo personaggio, gli abbiamo dato un ampio background.

Ma se lì, lo strepitoso finale domestico riassumeva al meglio lo spirito e le sensazioni dei due autori, la chiusa di America Latina, non concretizza le inquietudini sparse per strada. (Il Riformista)

Ne parlano anche altre fonti

venerdì 10 settembre 2021 - Gallery. Arriva alla 78.ma Mostra del Cinema di Venezia l’ultimo film italiano in concorso e diventa subito il più discusso dell’intera competizione. Alcuni sono pronti a scommettere che l’arrivo in sala sarà preceduto da un grande riconoscimento proprio dalla giuria di questa Mostra. (MYmovies.it)

Con una scelta ben specifica sulla fotografia e inquadrature quasi completamente incentrate su primissimi piani, con America Latina, i fratelli D'Innocenzo dichiarano la loro poetica cinematografica scegliendo uno stile peculiare e distintivo nella loro nuova pellicola. (Today.it)

A metà tra il thriller psicologico e il dramma esistenziale, America Latina mette in scena un uomo perso nei meandri della sua mente. La periferia sinonimo di isolamento mentale. I Fratelli D’Innocenzo scelgono ancora una volta la periferia laziale per raccontare le devianze e i drammi di cittadini disperati. (Cinematographe.it - FilmIsNow)

Senza contare che la mamma impagliata del film di Hitchcock, cosa che non sfugge certo ai gemelli, dondolava proprio là sotto, in cantina. Scrivevamo ieri a proposito del mistero attorno al film dei gemelli D’Innocenzo: “Silenzio, parla il film!”. (elle.com)

America Latina ha senz’altro un potenziale inespresso, probabilmente si pone persino come il meno compiuto, rotondo dei tre, ma è nondimeno l’attestazione di un cinema organico, dunque vivo, in continuo mutamento, che vibra. (Cineblog)

Secondo i D’Innocenzo è un viaggio al termine di un uomo. È la prima volta alla mostra per i gemelli Fabio e Damiano, premiati alla Berlinale con La terra dell’abbastanza e Favolacce. (Corriere della Sera)