Eitan Biran, lo zio: «La sua vita è già difficile, non meritava altro dolore»

Aveva però preferito evitare pubblicità, per proteggere Eitan il più possibile, per allontanare da lui i riflettori dei media.

di Paolo Salom. Lo zio paterno Or Nirko e la lite tra parenti: temevo che finisse così.

Or risponde al telefono dalla sua casa di Pavia, dove risiede dal tempo degli studi universitari e dove oggi lavora.

Ma non è servito: sono venuti alle 11 del mattino (ieri, ndr) e avevano il diritto di stare con Eitan fino alle 18

«Lui non sa di essere stato portato via, insomma di essere stato rapito. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Ieri il Jerusalem Post ha riportato la posizione del ministero degli Esteri israeliano, che starebbe «verificando l'informazione» del sequestro del piccolo In seguito alla denuncia della donna, la procura pavese ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. (ilGiornale.it)

Una decisione presa perché il piccolo era in cattive «condizioni mentali e fisiche», come ha spiegato in prima persona il 58enne ai suoi rappresentanti legali in Italia. 'è anche un risvolto ticinese nella vicenda del piccolo Eitan, il giovane superstite della tragedia del Mottarone, che stando ai familiari che lo avevano in affidamento sarebbe stato rapito dal nonno, che lo ha poi riportato in Israele a bordo di un jet privato. (Ticinonline)

«È evidente che ci sia stato un aiuto 'extra', se no non sarebbe stato possibile far uscire Eitan dall'Italia». Le avvisaglie c'erano state, con le dichiarazioni dello zio che ad agosto aveva sparato a zero sul sistema giudiziario italiano. (leggo.it)

Il piccolo Eitan dunque, dopo tutto quello che gli è successo, è al centro di una partita delicatissima che ha sullo sfondo anche interessi economici. La zia paterna ricorda anche che Peleg “è stato condannato in Israele per maltrattamenti nei confronti della ex moglie in tre gradi di giudizio”. (L'Unione Sarda.it)

ha dichiarato Gali Peleg zia materna del piccolo in un’intervista alla radio israeliana 103 “Non abbiamo rapito Eitan e non useremo quella parola, l’abbiamo portato a casa e abbiamo dovuto farlo perché non avevamo notizie sulla sua salute e la sua condizione mentale. (il Fatto Nisseno)

La zia materna. "Abbiamo agito per il bene di Eitan", ha invece affermato la zia materna Gali Peleg, sostenendo che "non lo abbiamo rapito, ma riportato a casa. Il sindaco di Pavia. "Eitan è stato rapito dal nonno materno. (QUOTIDIANO NAZIONALE)