IL VIDEO. 25 aprile, Mattarella ad altare Patria con massime cariche istituzionali

Roma, 25 apr. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alle più alte cariche istituzionali, ha reso omaggio alla tomba del Milite Ignoto, simbolo dei caduti di tutte le guerre, in occasione della festa del 25 aprile, anniversario della liberazione d'Italia dal nazifascismo.Dopo aver passato in rassegna il reparto interforze delle Forze armate e aver ascoltato l'inno nazionale, il capo dello Stato si è intrattenuto brevemente con la premier Meloni, i presidenti dei due rami del Parlamento La Russa e Fontana e con il presidente della Corte Costituzionale Barbera e ha salutato i vertici militari, presente anche il ministro della Difesa Crosetto. (il Dolomiti)

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Civitella Val di Chiana (Arezzo), 25 aprile 2024 – "Sono venuto, oggi, qui a Civitella, uno dei luoghi simbolo della barbarie nazifascista per fare memoria di tutte le vittime dei crimini di guerra, trucidate, in quel 1944, sul territorio nazionale e all'estero. (LA NAZIONE)

È il 25 aprile. E nel giorno in cui l’Italia celebra la festa della Liberazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto un toccante e commemorativo discorso a Civitella Val di Chiana, rendendo omaggio al coraggio e alla resilienza del popolo italiano durante uno dei periodi più bui della storia del Paese. (FIRSTonline)

Il Capo dello Stato a Civitella Val di Chiana: "Senza memoria non c'è futuro" (LAPRESSE)

Dopo aver ascoltato l’inno nazionale, Mattarella ha deposto una corona di fiori al Milite Ignoto per celebrare la Festa della Liberazione. Ad accoglierlo anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Poi si è intrattenuto con i cittadini ei familiari delle vittime. «Sull'antifascismo è doverosa l'unità popolare»: questo è il messaggio che il Capo dello Stato ha voluto mandare per la festa della Liberazione che non è, a suo dire, una festa della libertà genericamente intesa. (ilmessaggero.it)

Con questa citazione di Aldo Moro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso il suo intervento per le celebrazione del 25 aprile a Civitella Val di Chiana, in provincia di Arezzo, che il 29 giugno 1944 fu luogo di un eccidio nazista di 244 civili. (La Stampa)