Petrolio, Opec+ conferma aumento produttivo di 400mila barili a gennaio

Il vertice Opec+ ha comunque assicurato che "rimarrà in attesa di ulteriori sviluppi della pandemia e continuerà a monitorare da vicino il mercato per apportare modifiche immediate se necessario".Laministeriale Opec+ è stata messa in calendario per il, con ilche guadagna kl'1m,14% a 66,32 dollari ed ilche sale dell'1% circa a 69.53 dollari al barile

Lo ha confermato oggi il vertice dei Paesi produttori, nella sua formulazione allargata che comprende anche i Paesi esterni al cartello Opec come la Russia (Teleborsa)

Su altri media

I 13 membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) e i loro 10 alleati si incontreranno in videoconferenza per decidere i livelli di produzione da gennaio in poi. Petrolio: rivista al ribasso la domanda 2022 (Wall Street Italia)

3' di lettura. Più petrolio in arrivo sul mercato, sia dall’Opec+ che dalle riserve strategiche degli Usa e di altri Paesi importatori. Eppure le quotazioni del barile hanno smesso di scendere. (Il Sole 24 ORE)

In rialzo anche ilche a Londra guadagna l'1,68% a 70,84 dollari al barile.La prossima riunione ministeriale nella sua formulazione allargata, che comprende anche i Paesi esterni al cartello Opec come la Russia, è in calendario il 4 gennaio 2022. (Teleborsa)

Ma in modo del tutto inusuale ha lasciato la porta aperta a eventuali modifiche da attuare in qualsiasi momento, alla luce della forte incertezza causata dalla variante Omicron. In rialzo anche il Brent che a Londra guadagna l’1,68% a 70,84 dollari al barile. (Wall Street Italia)

[EIA/S]. (Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei) I guadagni sui mercati petroliferi sono stati limitati a causa dei dati relativi alle riserve di greggio negli Stati Uniti, che hanno registrato una flessione inferiore alle attese con l’indebolimento della domanda. (FX Empire Italy)

L’OPEC+ si riunisce oggi, 2 dicembre, per confermare o modificare la politica di erogazione del petrolio. L’Arabia Saudita deve affrontare la pressione degli Stati Uniti e di altri consumatori chiave per garantire che le forniture rimangano abbastanza abbondanti da evitare un picco inflazionistico. (Money.it)