Venezia, primo giorno del ticket d'ingresso. Proteste ai gazebo e 15mila turisti paganti

La mattinata è cominciata con circa centomila arrivi e ottomila ticket staccati nei gazebo allestiti all'esterno della stazione ferroviaria. Ma la prima giornata di sperimentazione del ticket di ingresso da 5 euro per entrare nel centro storico di Venezia è stata segnata anche da momenti di tensione, con alcuni scontri fra polizia e manifestanti in protesta contro la misura. Fino alle 16.05, ora di chiusura dei limiti, nel capoluogo Veneto sono stati registrati complessivamente 113mila arrivi e 15.700 paganti, con una media di un biglietto staccato ogni dieci ingressi, secondo i dati diffusi dall'assessore al Bilancio Michele Zuin. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il dibattito sull’ipotesi di adottare un sistema di “numero chiuso“, seguendo il modello di Venezia, sta guadagnando terreno nelle principali località turistiche della Campania. Secondo un servizio della Tgr Rai Campania, il vice presidente di Confindustria Salerno, Vito Cinque, si è espresso a favore di una programmazione compartimentata degli arrivi lungo la Costiera Amalfitana. (Positanonews)

Nella quinta giornata del contributo di accesso a Venezia, si conferma la stabilità del numero di visitatori giornalieri paganti, ma si conferma anche un calo rispetto al weekend precedente. (tviweb)

Basta immaginare un archeologo che legga i nostri articoli fra sei secoli, quando quelle espressioni idiomatiche saranno sepolte dal disuso e lui potrà solo intenderle nel loro significato letterale. Però ora stiamo esagerando. (L'Unione Sarda.it)

E il primo di una sperimentazione – quella del contributo d’accesso – che ha preso il via dallo scorso giovedì, giornata dedicata alla festa della Liberazione e al patrono della città, San Marco. Numeri anche ieri piuttosto importanti, in termini di presenze registrate a Venezia dalla Smart Control Room, tra turisti giornalieri, gruppi e famiglie. (ilgazzettino.it)

In particolare, da alcuni anni a questa parte, non solo le Amministrazioni pubbliche, ma perfino quelle ecclesiali tendono a scaricare sulle singole persone – cittadini e fedeli – costi che non vogliono o che forse non sono in grado di sopportare. (L'Opinione delle Libertà)

Ancora un approfondimento della Rai sulle zone turistiche della Campania da Sorrento a Capri e ora alla Costa d’ Amalfi sulla tematica dell’overtourism e del contingentamento agli accessi. Prosegue il dibattito sull’ipotesi di numero chiuso, sul modello di Venezia, anche nelle principali località turistiche campane. (Positanonews)