No Green pass, a Trieste prosegue la protesta ma l'attività del porto è regolare

Prosegue, al porto di Trieste, la protesta contro il green pass con modalità e dimensioni sensibilmente ridotte rispetto a ieri e, soprattutto, oggi senza alcuna ripercussione sulle attività dello scalo marittimo.

È l'invito della presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, rivolto agli aderenti al Clpt dopo la giornata di sciopero e manifestazioni al varco 4 del porto di Trieste

La protesta, ieri sera tardi, ha assunto caratteri inusuali e si è trasformata in una sorta di occasione per ascoltare musica tecno e per ballare. (Telefriuli)

La notizia riportata su altre testate

È impossibile fare il controllo del Green pass preventivo. La cosa in cui confidiamo è che al momento della chiamata il lavoratore ci dica di non avere il Green pass e a quel punto viene messo in assenza giustificata come previsto dalle norme nazionali (Il Piccolo)

Dalla Mirafiori di Torino al porto di Palermo, l’introduzione dell’obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori non ha creato particolari problemi. Sciopero dal 15 al 20 ottobre 2021, la prima giornata di entrata in vigore del certificato verde Covid 19 non ha fatto registrare particolari problemi di ordine pubblico, né tanto meno la ‘paralisi’ tanto temuta. (Scuolainforma)

Green Pass: Rumiz, c’è scollamento sociale e irrazionalità. “Stiamo assistendo a uno scollamento sociale da quando è esploso questo non problema del “no Green pass”: è un atto assurdo, io allora da oggi dichiaro di fondare partito contro la guida a destra perché essa limita la mia libertà e io voglio essere libero di guidare a sinistra” (Nordest24.it)

All'altezza di Porta Venezia il lungo corteo si è fermato all'incrocio per bloccare il traffico. "Trieste chiama Milano risponde" è uno dei cori più cantati dai partecipanti. (Repubblica TV)

La violenza mediatica contro quel plotone di lavoratori è devastante, grande come il coraggio di questi italiani che non si arrendono Il governo, il sistema confindustriale e delle banche, vuole distruggere il simbolo che rappresentano in questo momento i portuali per il movimento “No Pass”. (Il Giornale di Udine)

Il rpimo passo sarà il 30 ottobre, quando delegazioni di portuali e di altre categorie di lavoratori saranno accolte al Senato a Roma per far valere le ragioni di chi chiede l'abolizione del Green Pass per lavorare". (TriestePrima)