Uccise il figlio di 5 anni ma non era in grado di intendere e di volere: assolto in Appello

L'operaio è morto schiacciato da un bobcat. Litigio stradale vicino alla rotatoria finisce a coltellate, un giovane di 21 anni all'ospedale. Si tratta del 27enne macedone Besart Imeri, che il 4 gennaio del 2018 a Cupramontana soffocò il figlio di 5 anni in auto, spinto, raccontò, da una forza sovrannaturale.

Uccise il figlio di 5 anni, la Corte d'Appello lo giudica incapace di intedere e di volere e lo assolve, prescrivendo però 10 anni in una Rems per malati psichiatrici perchè socialmente pericoloso. (Corriere Adriatico)

La notizia riportata su altre testate

Pericolosità sociale a causa di una psicosi attiva. Durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto al giudice per le indagini preliminari di Milano Guido Salvini Chandra Rinku Deb raccontò di sentire una marea di voci nella testa e di non ricordare di aver aggredito una donna: "La mia mente è stata presa. (Milano Fanpage.it)

Con l’istanza della difesa accolta in Appello, in seguito ad una prima condanna a 12 anni di carcere arrivata un anno e mezzo fa. Riguarda un padre che uccise il figlio di soli 5 anni. (ViaggiNews.com)

Salta la fila e risparmia (Leggo.it)

L’operaio macedone Besart Imeri sarà tradotto dal carcere di Montacuto in una Rems per i prossimi 10 anni. CUPRA MONTANA, 15 gennaio 2020 – Assolto nel processo d’ppello perché giudicato incapace di intendere e di volere l’operaio macedone Besart Imeri, l’uomo di 27 anni che lo scorso 4 gennaio 2018 soffocò il figlioletto Hamid di 5 anni nel sedile posteriore della propria auto, a Cupra Montana. (QDM Notizie)

I giudici hanno accolto in pieno i risultati della perizia eseguita dallo psichiatra Renato Ariatti e hanno deciso che il giovane dovrà trascorrere 10 anni in una struttura protetta perché socialmente pericoloso. (Corriere della Sera)

La Corte d’Assise di secondo grado ha accolto la perizia dello psichiatra Renato Ariatti, Imeri però dovrà trascorrere i prossimi 10 anni in una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza, perché è stato comunque riconosciuto come socialmente pericoloso. (AnconaToday)