Reddito di cittadinanza. Denunciati 105 detenuti e loro familiari

Oltre 430 mila euro indebitamente percepiti. Nell’attuale contesto di crisi economico-sociale, legato all’emergenza epidemiologica in corso, la Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con l’Inps, nell’ambito delle attività d’istituto finalizzate al controllo della spesa pubblica, ha scoperto e denunciato 105 persone detenute in istituti di pena o loro familiari, che hanno irregolarmente richiesto e percepito il Reddito di cittadinanza mediante l’omessa comunicazione all’Inps, entro il termine di 2 mesi dall’avvenuta carcerazione, dell’intervenuta variazione della composizione del nucleo familiare. (La Sentinella del Canavese)

Ne parlano anche altre fonti

Le persone individuate sono state segnalate a 14 uffici giudiziari nelle Regioni di residenza di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, alla stessa Inps per la revoca del sussidio e il recupero del beneficio economico nonché alla procura regionale della Corte dei Conti per gli eventuali profili di danno erariale. (Cronaca Qui)

Oggi il reddito di cittadinanza riguarda direttamente e indirettamente 3 milioni di italiani (1,25 milioni i nuclei familiari percettori di reddito o pensione di cittadinanza. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha istituito un Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza (Rdc). (Today.it)

Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto: sei denunciati. (Prima Como)

Nonostante la critica radicale, Brambilla e Forlani non chiedono l’abrogazione del reddito di cittadinanza, a maggior ragione tenuto conto della complessa realtà economica con cui il Paese dovrà fare i conti post Covid 19 Evitano anche di polemizzare con Mimmo Parisi, “padre” del reddito di cittadinanza diventato presidente dell’Anpal, l’agenzia pubblica che si occupa di avviamento al lavoro. (Quotidiano del Sud)

Bisogna avere la regolare residenza in Italia al momento di presentazione della domanda. Il requisito relativo al valore ISEE viene verificato, in fase istruttoria, dall’Inps nell’ultima DSU, valida alla data di presentazione della domanda (iLMeteo.it)

I soggetti sono stati scoperti dai Carabinieri della Compagnia di Matera e denunciati quindi all’autorità giudiziaria. Dunque una situazione che da un lato presenta evidentemente molti casi di illecita percezione del reddito e dall’altro segnalano anche la guardia alta sul fenomeno che viene tenuta dalle forze dell’ordine (Quotidiano del Sud)