Muore di cancro al pronto soccorso, il figlio scrive alla Lorenzin

Le moderne terapie del dolore e le cosiddette “cure palliative” sono state ideate e perfezionate negli anni per consentire a tutti coloro che hanno ormai perso la battaglia con il Male che li affliggeva di poter lasciare le loro spoglie mortali con ... (Emerge il Futuro)

Ne parlano anche altri media

Morire in un letto di un pronto soccorso davanti agli occhi di una folla eterogenea di tossicodipendenti, anziani abbandonati, familiari giunti a portare panini e pizza ai parenti ricoverati. (il Giornale)

MI INTERESSA. Il direttore sanitario: non c'erano posti letto e in reparto si manda chi può guarire. (Corriere della Sera)

05 ottobre 2016. E' deceduto in un pronto soccorso, dove a dare dignità alla sua morte c'erano la sua famiglia, un maglioncino e lo scotch. (il mattino di Padova)

Queste le ultime 56 ore di un malato terminale di cancro che il figlio, un giornalista di Askanews, ha voluto raccontare in una lettera al ministro della sanità Beatrice Lorenzin per descrivere non solo il calvario di una malattia passata a combattere ... (Stadio24.com)

Un’agonia durata 56 ore. Quando arriva in fase terminale al pronto soccorso dell’ospedale capitolino, nessuno riesce a trovargli una sistemazione più dignitosa di una barella e un paravento in mezzo ai corridoi. (La Stampa)

La cartella clinica dell'uomo il cui figlio ha scritto al ministro Lorenzin dice che non c'era nulla da fare. Per un un infermere a casa però serviva una richiesta con 15 giorni d'anticipo. (Vanity Fair.it)