Quirinale, Boccia: “Prima si toglie il nome di Berlusconi e meglio è”

Così il deputato del Pd sulla corsa alla successione di Sergio Mattarella. (LaPresse) Francesco Boccia ha detto la sua sulla corsa al Quirinale che inizierà con le prime votazioni il prossimo 24 gennaio.

“Il Pd quando si parla della funzione del garante dell’unità nazionale c’è, quello che non possiamo accettare è la candidatura di parte.

Quella di Berlusconi è candidatura del centro destra – ha spiegato il deputato dem – Il tavolo serve a condividere metodo e nomi. (LaPresse)

Ne parlano anche altri media

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Un avvertimento per mettere tutti, amici e nemici, con le spalle al muro, che mira a terrorizzare i parlamentari di tutti gli schieramenti, che significa annullare gli eventuali desideri del premier di traslocare sul Colle e. (ilmattino.it)

Berlusconi: Draghi al Colle? Quirinale, derby Berlusconi-Draghi. Il Cavaliere può contare sui numeri del centrodestra, 451, ma non è detto che li avrà tutti - un dieci per cento di franchi tiratori si prevedono tra Lega e Fratelli d’Italia. (Il Messaggero)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Silvio Berlusconi l’ha messa su piano del derby: o vinco io o vince Mario Draghi. (ilmattino.it)

Il motivo è sotto gli occhi di tutti: Mattarella è l’unico profilo capace di tenere insieme tutti. “Forza Italia non si sente vincolata a sostenere alcun governo senza Draghi a Palazzo Chigi, e, nel caso, uscirebbe dalla maggioranza”, ha detto. (LA NOTIZIA)

Così, dunque, la scelta del nuovo Capo dello Stato potrebbe uscire dal «sancta santorum» del Parlamento e invadere le piazze, contrapposte Contro il nome di Silvio Berlusconi, che la prossima settimana potrebbe diventare il candidato ufficiale del centrodestra, si sta invece sviluppando un movimento popolare. (DiariodelWeb.it)

Magari, ci metterei la firma domani mattina. Il nome di Berlusconi non esiste perché il presidente della Repubblica deve essere super partes e responsabile e il comportamento di Berlusconi negli ultimi giorni non lo è. (LaPresse)