Dietrofront 5Stelle: la riforma Cartabia ora non va più bene

Per quanto riguarda il penale, l’Europa ci ha sempre chiesto un intervento in ottica anti-corruzione: lo abbiamo già realizzato, ricevendo peraltro ripetuti apprezzamenti”.

Sono servite ben 48 ore ai grillini per decidere che no, la riforma penale che ha in mente la ministra della giustizia Marta Cartabia non va affatto bene.

Ancora una volta, così come accaduto in materia di eutanasia, sarà il Parlamento a dover intervenire, entro un anno, sul punto

48 ore di studio e confronto interno che devono aver convinto il Movimento sulle reali intenzioni della Guardasigilli: archiviare la riforma Bonafede, considerata un obbrobrio giuridico da gran parte dei giuristi. (Il Dubbio)

Su altri giornali

Giustizia, le riforme nel dettaglio: sono le riforme della ministra Cartabia per ottenere il Recovery. Ma quali sono, nel dettaglio, le riforme su cui hanno lavorato la ministra Marta Cartabia e i suoi collaboratori? (QuiFinanza)

L’obiettivo è, in cinque anni, di accorciare del 40% i tempi dei processi civili e del 25% di quelli penali. Ancora una volta dunque Letta e Salvini si presentano sulla scena come duellanti in una contesa che è il principale motivo di tensione all’interno del governo Draghi (L'Eco di Bergamo)

Infatti, i giudici onorari, per mantenere bassa la loro retribuzione, vengono fatti lavorare chi uno, chi due, chi tre giorni alla settimana. La riforma delle riforme. (il mio giornale)

Le leggi delega per la riforma dei processi civili, penali e del Csm devono essere approvate entro il 31 dicembre, pena il blocco dell'intero pacchetto di risorse (TG La7)

Quindi auguri alla ministra Cartabia e alla sua riforma, perché si ricordi che il suo ruolo è politico, prima che tecnico-giuridico Non c’è riforma del processo se non vengono fissati termini perentori alla durata delle indagini preliminari. (Il Riformista)

Come se non bastasse, a creare ulteriore caos ci si mette la Lega di Matteo Salvini che propone un referendum sulla riforma della giustizia. Ormai è chiaro che sulla Giustizia, l’Italia si gioca l’intero montepremi dei fondi europei per la ripartenza dalla pandemia. (LA NOTIZIA)